N. 190 – 5 marzo 2012

LO STRAORDINARIO AUMENTO DEGLI ELETTORI PD FAVOREVOLI ALLA RIFORMA
Il primo editoriale telegrafico di oggi si riferisce al sondaggio di Renato Mannheimer sul Corriere di ieri su quel che pensano gli italiani della flexsecurity.  In tema di disciplina dei licenziamenti, una ricerca sui tre maggiori tribunali italiani (Roma, Milano e Torino) mostra come l’assegnazione del procedimento a un giudice o a un altro possa determinare enormi differenze non soltanto nella durata, ma anche nell’esito finale di una causa in questa materia: ne danno conto Andrea Ichino e Paolo Pinotti sul Corriere di sabato.

LE TESI DEI NO-TAV NON STANNO IN PIEDI
Ha ragione Bersani: leggi il secondo editoriale telegrafico di oggi. Per un’esposizione più estesa dell’argomento v. l’articolo di Antonio Polito sul Corriere della sera di ieri.

CHE COSA TIENE BASSE LE RETRIBUZIONI ITALIANE
Una rassegna sintetica delle cause nel mio intervento su Gente di questa settimana. Ripropongo inoltre un brano del quinto capitolo del mio ultimo libro Inchiesta sul lavoro. Perché non dobbiamo avere paura di una grande riforma (Mondadori, 2011), dove racconto un caso esemplare di chiusura del nostro sistema delle relazioni industriali ai modelli di organizzazione del lavoro stranieri che produce un effetto depressivo sui livelli retributivi. Sui dati pubblicati da Eurostat una una settimana fa circa il basso livello delle retribuzioni italiane v. anche il commento di Maurizio Ferrera sul Corriere della Sera di lunedì scorso.

LE INTERVISTE DELL’ULTIMA SETTIMANA
Quella alla Stampa di oggi si riferisce alla lettera del ministro Elsa Fornero allo stesso quotidiano, di ieri: La flessibilità buona e quella cattiva. Sono inoltre on line le interrviste al sito Linkiesta.it, Le proposte per la riforma del lavoro sono nate tutte dentro il Pd; al quotidiano il Giornale di Sicilia: La sinistra e la riforma del lavoro; al sito di Italia FuturaCome rimettiamo gradualmente in moto il nostro mercato del lavoro; al quotidiano l’Unione SardaQuale politica del lavoro per lo sviluppo del Mezzogiorno.

QUELLA MINIERA DI DATI CHE CONSENTIREBBERO DI ELIMINARE SPRECHI E RENDITE
A due anni e mezzo dalla sua emanazione, la norma sulla trasparenza totale nelle amministrazioni è rimasta totalmente ignorata, anche per l’inerzia della Civit, che avrebbe dovuto promuoverne la conoscenza e una applicazione capillare: leggi l’articolo di Salvatore Bragantini sul Corriere della Sera di lunedì scorso.

kkk

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