PROMUOVERE LA TRASPARENZA TOTALE E’ LA RIFORMA STRUTTURALE PIU’ URGENTE PER RIMETTERE IN MOTO IL NOSTRO PAESE E CURARNE IL MALE OSCURO
Intervento sul calendario dei lavori svolto al Senato nella sessione antimeridiana del 26 maggio 2010, per contestare la scelta dell’Ufficio di Presidenza di porre all’ordine del giorno con priorità assoluta il disegno di legge sulle intercettazioni giudiziali – E’ questo uno degli 84 brevi interventi con i quali la mattina del 26 maggio i senatori del Pd hanno segnalato temi e disegni di legge ritenuti più urgenti per il Paese
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UN PARTITO CHE SI QUALIFICA COME “FONDATO SUL LAVORO” NON PUO’ PARLARE SOLTANTO A META’ DEI LAVORATORI, NON PUO’ ASSUMERE COME RIFERIMENTO PRIVILEGIATO SOLTANTO META’ DEL MOVIMENTO SINDACALE, NON PUO’ IGNORARE CHE A REGOLARE I RAPPORTI DI LAVORO E’ PREPOSTO SOPRATTUTTO UN SISTEMA DI RELAZIONI INDUSTRIALI, LA CUI AUTONOMIA VA PROMOSSA RISPETTATA E DIFESA
Intervento che ho svolto nella sessione plenaria dell’Assemblea nazionale del Pd del 22 maggio 2010, per esporre i motivi di parziale dissenso miei e di numerosi altri membri della stessa Assemblea dal documento-base proposto dal Responsabile dell’Economia per la nuova politica del lavoro del Partito – Nella votazione finale su quel documento e sul verbale sintetico dei lavori della Commissione dedicata a questa materia, le astensioni (42) hanno quasi raggiunto il numero dei voti favorevoli
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GLI INTERVENTI DI PAOLO NEROZZI, TIZIANO TREU, PIETRO ICHINO PER IL PD E DI MAURIZIO CASTRO E DEL MINISTRO DEL LAVORO MAURIZIO SACCONI PER LA MAGGIORANZA
Testo tratto dal resoconto stenografico della seduta antimeridiana del Senato del 20 maggio 2010
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QUESTA E’ STATA, NEI PRIMI ANNI DOPO L’ENTRATA IN VIGORE UNA DELLE LEGGI IN MATERIA DI LAVORO CON TASSO DI EFFETTIVITA’ PIU’ ALTO NELL’ULTIMO MEZZO SECOLO, ANCHE PER LA SUA CHIAREZZA, SEMPLICITA’ E ADERENZA AGLI EQUILIBRI DEL SISTEMA DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI – MA QUALITA’ SI SONO PERSE NELLA LEGISLAZIONE SUCCESSIVA IN QUESTO CAMPO
Intervento svolto nella seduta antimeridiana del 20 maggio 2010 del Senato, dedicata alla commemorazione della legge 20 maggio 1970 n. 300, nel quarantennale della sua emanazione. L’intervento è stato pubblicato dal quotidiano della CISL Conquiste del lavoro del 25 maggio 2010, in prima pagina – V. anche gli interventi di Paolo Nerozzi, Tiziano Treu, Maurizio Castro e Maurizio Sacconi, nella stessa seduta. Per un approfondimento sul tema della crisi del contrattualismo che ha coinciso con il periodo dell’elaborazione ed emanazione dello Statuto dei lavoratori, v. il mio intervento Appunti sulla catastrofe ideologica della Cisl negli anni ’60
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SULLE RESTRIZIONI PREVISTE NEL DISEGNO DI LEGGE CIRCA LA FORMA DELL’ESERCIZIO DELL’ATTIVITA’ DI ASSISTENZA E CONSULENZA LEGALE
Interventi estratti dal resoconto stenografico delle sedute pomeridiane del Senato dell’11 e del 12 maggio 2010 – Seguito della discussione dei disegni di legge: (601) GIULIANO. – Modifiche al regio decreto-legge 27 novembre 1933, n. 1578, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 gennaio 1934, n. 36, in materia di riforma dell’accesso alla professione forense e raccordo con l’istruzione universitaria. (711) CASSON ed altri. – Disciplina dell’ordinamento della professione forense. (1171) BIANCHI ed altri. – Norme concernenti l’esercizio dell’attività forense durante il mandato parlamentare. (1198) MUGNAI. – Riforma dell’ordinamento della professione di avvocato – Gli interventi estratti dalle sedute precedenti sullo stesso tema sono agevolmente reperibili nella sezione Giustizia di questo sito
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QUAL E’ LA RAGION D’ESSERE DELL’ORDINE DEGLI AVVOCATI? QUALE DEVE ESSERE IL SUO RUOLO NEL CONFLITTO DI INTERESSI CHE PU0′ SOVENTE INSORGERE NEL RAPPORTO TRA IL PROFESSIONISTA E IL CLIENTE?
Interventi dei senatori Anna Finocchiaro (PD), Pietro Ichino (PD), Piero Longo (PdL), Enrico Morando (PD), Giuseppe Valentino (relatore, PdL) nel dibattito in Aula sul ddl n. 601, “in materia di riforma dell’accesso alla professione forense e raccordo con l’istruzione universitaria”, trattI dal resoconto stenografico delle sedute antimeridiana e pomeridiana del Senato del 28 aprile 2010 – V. anche l’intervento di Pietro Ichino nella discussione generale al Senato, del 15 aprile 2010.
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IL PD DISPONE DI UN GRANDE PATRIMONIO DI IDEE E COMPETENZE, MA PER ACQUISIRE CHIAREZZA E RICONOSCIBILITA’ AGLI OCCHI DI DECINE DI MILIONI DI ELETTORI DEVE SELEZIONARE LE IDEE-FORZA CRUCIALI, CONVINCERNE SE STESSO USCENDO DAL GUADO TRA IL VECCHIO E IL NUOVO E SOSTENERLE CORAGGIOSAMENTE – TRE ESEMPI NEL CAMPO DEL LAVORO
Intervento alla Direzione del Pd del 17 aprile 2010
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NEL MIO INTERVENTO IN AULA NELLA DISCUSSIONE SUL DDL PER LA RIFORMA DELLA DISCIPLINA DELL’ATTIVITA’ DEGLI AVVOCATI, SOTTOLINEO LA NECESSITA’ CHE IL CETO FORENSE SI LIBERI DI TRE IMMAGINI CHE NE PREGIUDICANO IL PRESTIGIO: QUELLA DELL’AZZECCAGARBUGLI, QUELLA DEL PROFESSIONISTA RAPACE E QUELLA DELLA CASTA CHIUSA
Testo tratto dal resoconto stenografico della seduta antimeridiana del Senato del 15 aprile 2010 – Sullo stesso tema v. anche l’editoriale di Alessandro De Nicola sul Sole24 Ore del 17 aprile
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PER LA PROTEZIONE DELLE PREROGATIVE DI TUTTI I PARLAMENTARI, INVECE DEL DIFFERIMENTO DEL PROCEDIMENTO PENALE, CHE AUMENTA IL PREGIUDIZIO PER IL LORO BUON NOME E PER IL PRINCIPIO DI TRASPARENZA TOTALE DELLE RESPONSABILITA’, PERCHE’ NON DISPORRE IL PRIVILEGIO ESATTAMENTE OPPOSTO, DI UN PROCEDIMENTO PENALE IMMEDIATO CON TEMPI BREVISSIMI DI SVOLGIMENTO?
Testo dell’intervento che avrei dovuto svolgere al Senato nella seduta pomeridiana del 9 marzo 2010, nella discussione sul disegno di legge n. 1996 sul c.d. “legittimo impedimento” (disposizioni in materia di impedimento del Presidente del Consiglio e dei ministri a comparire in udienza nei procedimenti penali), a sostegno dell’emendamento n. 1.4 all’articolo 1. Non ho potuto svolgerlo perché il Governo ha posto la fiducia sul provvedimento prima dell’inizio della discussione degli emendamenti. Con l’emendamento cui l’intervento si riferisce proponevamo di sostituire l’articolo 1 del disegno di legge governativo con il seguente: “Art. 1- (Priorità assoluta ai processi penali a carico di membri del Parlamento). – Al fine di garantire il libero e ordinato esercizio delle prerogative e competenze connesse al mandato parlamentare, a norma degli articoli 67 e 68 della Costituzione, la presente legge riconosce priorità assoluta ai procedimenti penali a carico di membri delle Camere, in sede di formazione dei ruoli di udienza e trattazione dei processi”.
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