RIFORMA ELETTORALE: LA MIA RISPOSTA A SEGNI, BARBERA E PARISI

A MARIO SEGNI, ARTURO PARISI E AUGUSTO BARBERA, CHE CHIEDONO UNA PROPOSTA PRECISA PER LA RIFORMA ELETTORALE, RISPONDO INVITANDOLI A UN CONFRONTO E A UN LAVORO DI ELABORAZIONE COMUNE

Comunicato-stampa del 3 settembre 2010, a seguito della sollecitazione che i tre “referendari” rivolgono ai firmatari del Manifesto per l’Uninominale sul Corriere della Sera dello stesso giorno

I tre storici promotori dei referendum elettorali Augusto Barbera, Arturo Parisi e Mario Segni, che pure non hanno sottoscritto il Manifesto per l’Uninominale, intervengono oggi sul Corriere della Sera manifestando il proprio interesse per l’iniziativa (“Puntare al maggioritario di collegio è sacrosanto”), ma avvertono che “se la battaglia rimane generica e non indica gli strumenti e le modalità per raggiungere il risultato, non basta, anzi rischia di essere addirittura controproducente rispetto alla esigenza di mobilitare i cittadini per una riforma della legge elettorale”. Essi pertanto sollecitano la neocostituita associazione a passare “rapidamente alla formulazione di una proposta precisa e alla enunciazione di una strategia, dichiarando fin d’ora che, appena ciò avverrà, [essi saranno] i primi a sostenerla”.
Sono certo di interpretare il pensiero di tutti i firmatari del manifesto rispondendo positivamente alla sollecitazione di Barbera Parisi e Segni e invitandoli a un confronto costruttivo sui contenuti precisi di una proposta di sistema elettorale imperniato sull’uninominale maggioritario, che possa raccogliere il consenso più ampio nel Paese, e sui percorsi politici più opportuni per il raggiungimento di questo scopo che ci accomuna.  (p.i.)
           

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