LA SEZIONE CALABRESE DI “ALTROCONSUMO” PRENDE POSIZIONE CONTRO L’ASSISTENZIALISMO E LA CULTURA CHE LO SOSTIENE, NELLA POLEMICA APERTASI DOPO L’ULTIMO SCAMBIO INTERCORSO CON I “SUPERSTAGISTI” DELUSI DALLA MANCATA STABILIZZAZIONE
Comunicato a firma della avv. Cristiana SMURRA, a nome della sezione di Rossano dell’Associazione Altroconsumo, 11 giugno 2010 – V. anche il primo, il secondo e il terzzo scambio di opinioni con i giovani interessati, nel corso delle ultime settimane
STAGISTI, ICHINO DIVENTA UN MOSTRO
ALLA CALABRIA NON SERVONO NEO LAUREATI PIAGNUCOLONI
CI SI CONFRONTI NEL MERCATO DELLE OPPORTUNITÀ
ROSSANO (CS), Venerdì 11 Giugno 2010 – Calabria, disoccupazione, clientelismi e false ipotesi di accesso al mondo del lavoro. Drogate visioni del mercato e della domanda ed offerta di intelligenze e cervelli. È, questo, il mix della vicenda che riempie le pagine dei giornali in questi giorni. Il “mostro” ha un nome! Si chiama Pietro ICHINO, giuslavorista di nota fama e senatore del Pd. Le vittime? Un gruppo di stagisti considerati “risorse ad alto potenziale” da parte di chi li ha “assunti”. Ma, solo a tempo determinato!
Andiamo per ordine. Nel 2008 la Presidenza del Consiglio della Regione Calabria, in vista della scadenza del mandato, pubblicava un bando mediante il quale cooptare, per la durata di due anni, presso la P.A., nuove risorse selezionate in base al merito. Obiettivo dichiarato: incentivarne la residenzialità e impedirne la fuga. I fondi utilizzati potevano essere impegnati, però, solo per produrre occupazione stabile. Ecco la prima contraddizione. Nel frattempo – è solo un inciso! – una serie di concorsi interni avevano “sistemato”, questa volta a vita, soggetti i cui unici meriti vanno ricercati nel saper portare con eleganza le borse altrui o aprire le porte delle sezioni di qualche potente di turno. – Ritorniamo agli stagisti. Dal 2008, il Prof. ICHINO denuncia quella che apparve, da tutti i punti di vista, come un’ennesima presa in giro, a danno di giovani meritevoli, sfruttati, strumentalizzati e sottoutilizzati dalla politica. Tali, certo, ma consapevoli ab initio dell’esito scontato e condiviso dell’intera vicenda. – Oggi, quasi per magia, ciò che era scritto a chiare lettere e che il Sen ICHINO ha spiegato in mille occasioni pubbliche e con interrogazioni parlamentari alle quali non si è mai risposto, diventa realtà. Un’amara e paradossale realtà. Quei “cervelli” sottratti alla “fuga”, arruolati dalla politica nostrana, piazzati nell’efficientissima macchina pubblica locale, devono tornare nel mercato da dove erano stati tolti per essere ibernati e dimostrare, a prescindere dall’importante percorso compiuto, di valere, comunque e ovunque. Ed è qui e per questi motivi che è partita la “caccia alle streghe” e la demonizzazione dell’unico politico, ICHINO, forse, che sta dimostrando coerenza e attributi. ¦lt;br /> Rispetto all’uditorio, destinatari diretti ed indiretti, ICHINO assume quindi le sembianze del mostro che non è. Mentre i cooptati sottopagati, consapevoli sin dall’inizio dell’esatto percorso seguito, anzi probabilmente pure concordato, diventano le vittime sacrificali di un sistema, sostanzialmente malato e corrotto, nello spirito. – E con loro, con i “super-stagisti” ormai prossimi alla “normalizzazione”, si schierano dirigenti che hanno avuto la fortuna di averli come collaboratori e che hanno incrociato lo sguardo disperato di padri di famiglia che non arrivano a fine mese! ICHINO diventa l’uomo del “poco fare” e del “molto dire”, colui che pur non conoscendo i drammi che si consumano in questo Sud, parla di politica e dei problemi della gente nei salotti. Queste considerazioni stiamo purtroppo leggendo in queste ore sulla stampa regionale! – BASTA! Ancora una volta si sta dando l’immagine di una Calabria e di un popolo abituato solo ad elemosinare. Al posto di questi “talenti nostrani”, non ci si dovrebbe preoccupare del domani. Ci dispiace, ma i tanti giovani liberi professionisti che lavorano in questa terra, inventandosi ogni giorno un lavoro e investendo solo ed esclusivamente sulle proprie idee e capacità, non vorrebbero, anzi non vogliono che la classe dirigente di domani sia rappresentata da neo-laureati, piagnucoloni e spaventati dal mercato delle idee, delle opportunità, delle intelligenze e della domanda e offerta, sul campo, di energie e cervelli. – Non dimentichiamoci che in Calabria i dipendenti pubblici sono già in esubero. Vero è, spesso incompetenti, ma questa è un’altra storia. Una chance a questi giovani, gli è stata letteralmente regalata. Ora bisogna farne tesoro, se è vero che è stata utile – così come si sostiene – ed applicare le conoscenze apprese nei nostri enti locali (sic!) per spiccare il volo e dimostrare quanto realmente si vale alla stregua di tutti gli altri.
Avv. Cristiana SMURRA
Responsabile ALTROCONSUMO, Sezione Rossano