TRE DUBBI SUI COSTI DELLA TRANSIZIONE ALLA FLEXICURITY PER LE IMPRESE
Chi glielo fa fare alle imprese di affrontare il rischio di lievitazione dei costi dell’assistenza ai lavoratori nel mercato, che vengono loro accollati dal “contratto di transizione”?

Le piccole imprese, oggi esentate dall’articolo 18, perché mai dovrebbero affrontare questo rischio? L’esperienza attuale degli enti bilaterali, con gli episodi ben noti di lottizzazione che li caratterizzano, non dovrebbe sconsigliare di battere questa strada? Le mie risposte alle tre domande di un direttore del personale, in riferimento alla bozza di disegno di legge sulla transizione alla flexicurity.

DETASSARE I REDDITI PIU’ BASSI: UNA PRIMA MISURA EFFICACE CONTRO L’AUMENTO DELLE DISUGUAGLIANZE (E CONTRO LA RECESSIONE)
Quanto costa azzerare o ridurre a una misura simbolica l’Irpef sui primi 1000 euro al mese di reddito di lavoro? Un calcolo abbastanza semplice mostra come questa scelta sia fin da oggi alla portata di un Governo che voglia contrastare incisivamente, al tempo stesso, la polarizzazione delle forze di lavoro e la recessione economica.

LE ISTANZE DELLA CHIESA E LA LAICITA’ DELLO STATO
Le recenti prese di posizione del Vaticano e della C.E.I. contro l’iniziativa francese all’ONU in difesa dell’omosessualità e contro i tagli alla scuola pubblica sollecitano una riflessione sul principio del “dare a Cesare quel che è di Cesare”.

TRASPARENZA DIFFICILE: ANCORA INATTUATO L’IMPEGNO ASSUNTO DALLA PRESIDENZA DEL SENATO QUATTRO MESI FA
L’ordine del giorno che avevo presentato il 24 luglio scorso – e che era stato accolto dalla Presidenza – prevedeva la pubblicazione on line delle dichiarazioni dei redditi e delle proprietà mobiliari e immobiliari dei senatori. V. il mio intervento del 3 dicembre, col quale ho chiesto perché non se ne sia ancora fatto nulla; e la risposta interlocutoria della Presidenza. In proposito sto preparando un disegno di legge, di cui conto di pubblicare la bozza entro la settimana prossima.