IL MALCOSTUME DEI “SUPERSTAGE” NELLE P.A.: LA BASILICATA SEGUE IL PESSIMO ESEMPIO DELLA CALABRIA

L’ESITO DISASTROSO DEI 500 “TIROCINI” A 1000 EURO AL MESE PER 24 MESI  ATTIVATI DALLA REGIONE CALABRIA DUE ANNI FA E’ SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI; MA LA LUCANIA DECIDE DI FARE IL BIS: 1000 “TIROCINI” DELLA DURATA DI UN ANNO PER PERSONE FINO A 40 ANNI DI ETA’, IN 250 ENTI PUBBLICI LOCALI

Interrogazione presentata il 16 marzo 2010 – Segue la risposta del ministro Brunetta (il quale prende cautamente le distanze); ancora nessuna risposta, invece, dal ministro del Lavoro, né a questa né alle interrogazioni precedenti sulla stessa materia – V. anche una mia intervista in proposito, del 23 luglio 2010, e la lettera amara di una giovane sui “superstage” attivati in Calabria due anni or sono, ora forse seguiti da un provvedimento regionale di stabilizzazione (ivi il link alla mia interrogazione in proposito del 15 gennaio 2009, n. 3-00480, ai ministri del Lavoro, della Funzione pubblica e per le Politiche comunitarie, e al dibattito che ne è seguito) – Il merito della denuncia di queste vere e proprie malversazioni è del sito repubblicadeglistagisti.it

INTERROGAZIONE n. 4-02886
dei Senatori Pietro Ichino e Magda Negri
ai ministri del Lavoro, della Funzione Pubblica e per le Politiche comunitarie
presentata il 16 marzo 2010

Premesso che:
il 15 gennaio 2009 è stata presentata ai ministri del Lavoro e per la pubblica amministrazione e l’innovazione una interrogazione (n. 3-00480, a prima firma sen. Ichino) riguardante l’attivazione da parte della Regione Calabria di 500 pretesi “stage” della durata di 24 mesi, a 1000 euro al mese, presso enti pubblici della stessa Regione;
il dibattito seguito a quella interrogazione, in larga parte riportato sui siti repubblicadeglistagisti.it e www.pietroichino.it,  ha messo in luce il gravissimo difetto di contenuti formativi dei suddetti “stage” e il loro carattere puramente assistenziale;
ciononostante, la Regione Calabria ha ultimamente disposto, col supporto unanime dell’intero arco delle forze politiche rappresentate in Consiglio regionale, un bando per l’attivazione di altrettanti rapporti di impiego pubblico a termine di tre anni, sostanzialmente riservati agli stessi giovani che hanno già beneficiato dei due anni di stage; ed è fin troppo facile prevedere che al termine di questi tre anni verranno disposte in un modo o nell’altro altrettante stabilizzazioni; in proposito è stata presentata una nuova interrogazione (n. 4-02662, a prima firma sen. Ichino) al ministro del Lavoro, al Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione e al Ministro per le Politiche Europee, in data 9 febbraio 2010;
né all’interrogazione del 15 gennaio 2009 né a quella del 9 febbraio 2010, a tutt’oggi,  è stata data alcuna risposta;
il pessimo esempio calabrese è ora seguito, anche in questo caso col supporto unanime dell’intero arco delle forze politiche rappresentate in Consiglio regionale, dalla Regione Basilicata: sta scadendo in questi giorni il termine per la presentazione delle candidature per un bando di 1000 pretesi “tirocini formativi” della durata di un anno, con “indennità” pari a complessivi 10.000 euro per ciascun tirocinante (a carico della Regione e del Fondo Sociale Europeo), da attivarsi anche questi soltanto presso enti pubblici dislocati nella stessa Regione;
sul contenuto formativo specifico dei suddetti pretesi “tirocini” il bando della Regione Basilicata non dice assolutamente nulla, né esso dispone alcun controllo in proposito, cui sia condizionata l’erogazione dei 10.000 euro al singolo interessato;
quand’anche potesse prescindersi dall’indeterminatezza totale del contenuto formativo dei pretesi “tirocini”, la violazione della legislazione vigente sarebbe comunque ravvisabile nella loro durata di un anno, a fronte del limite massimo di sei mesi fissato dalla legge n. 196/1997 e dal decreto ministeriale attuativo della stessa, n. 142/1998;

tutto ciò premesso, si chiede di sapere:
se i ministri interrogati intendano anche in questo caso, come già in riferimento a quello calabrese denunciato nel gennaio 2009, restare del tutto inerti di fronte all’operato illegittimo della regione Basilicata;
in caso contrario, quali iniziative di competenza i ministri interrogati intendano promuovere per impedire questo nuovo evidente e grave abuso assistenzialistico dei contributi del Fondo Sociale Europeo e questa altrettanto evidente violazione della disciplina legislativa in materia di tirocini formativi, finalizzata – come l’esperienza calabrese insegna – all’aggiramento del principio costituzionale dell’accesso ai pubblici uffici per concorso.

LA RISPOSTA DEL MINISTRO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L’INNOVAZIONE
In riferimento all’atto di sindacato ispettivo in oggetto indicato, concernente l’attivazione di tirocini formativi presso la Regione Basilicata, si forniscono in via preliminare alcune opportune precisazioni.
Le interrogazioni richiamate dall’interrogante (n. 3-00480 e n. 4-02662), alle quali non risulta essere stata data ancora risposta, sono entrambe delegate al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e, al riguardo, nessuna richiesta di elementi di competenza è pervenuta al Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione.
Inoltre, quanto al merito della questione sollevata dall’interrogante, non si può non considerare che la materia della formazione professionale è attribuita dall’articolo 117 della Costituzione alla competenza esclusiva delle Regioni e che, pertanto, al fine di inquadrare correttamente la vicenda, è necessario tener conto anche delle eventuali leggi regionali adottate, in materia di tirocini formativi, dalla Regione Basilicata, nell’esercizio della propria autonomia legislativa.
Tanto premesso, atteso l’ambito delle competenze attribuite al Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, si evidenzia, in via generale, che le iniziative volte alla stabilizzazione di personale tirocinante costituiscono, in ogni caso, violazione dell’articolo 97 della Costituzione da accertarsi nelle sedi competenti. In tal senso, eventuali elementi afferenti, nello specifico, all’operato della Regione Basilicata, possono essere acquisiti, ove richiesto, mediante l’attivazione delle procedure ispettive esperite dal competente Ispettorato per la funzione pubblica.
il Ministro
Renato Brunetta

 

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