Il nuovo padrone ha trasformato il suo logo in una lugubre X su campo nero, ha disattivato i filtri contro le fake news, revoca il suo appoggio alla resistenza ucraina contro l’invasione russa e si propone di fare della piattaforma il suo megafono personale, presumibilmente a sostegno della candidatura di Trump: faccia pure, ma senza i miei tweet
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Comunicato del 7 ottobre 2023
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Ciò che fa grande un giornale sono i suoi giornalisti e i suoi lettori. L’editore che lo compra può diventare il padrone della testata, ma non il padrone di chi la nutre quotidianamente con il proprio lavoro, né di chi la tiene in vita con il proprio quotidiano acquistare e leggere. Qualche cosa di molto simile si può dire di una piattaforma social e oggi in particolare di Twitter: Elon Musk l’ha comprata per molti miliardi e ha subito preteso di snaturarla, sostituendo l’uccellino con una lugubre X su sfondo nero, rimuovendo alcuni filtri contro le bufale, usandola vistosamente come megafono per le sue prese di posizione populiste e machiste, pretendendo addirittura di eliminare dal vocabolario corrente la parola tweet ormai entrata a far parte di tutte le lingue del mondo; ma non ha comprato ciascuno dei frequentatori che fanno grande la piattaforma usandola tutti i giorni per comunicare e informarsi. Certamente non ha comprato me; e io non ho alcuna intenzione di continuare a contribuire con i miei tweet – sì, nonostante il suo diktat li chiamo ancora così – al suo disegno, consistente nel porre questo potente mezzo di comunicazione al servizio della campagna elettorale di Donald Trump (già escluso da Twitter per le fake news che pretendeva di diffondere per questo tramite, ora riammesso con tutti gli onori). Un grande strumento di comunicazione e di dialogo come questo non può essere asservito ai disegni politici di un padrone, e tanto meno ai suoi capricci.
Con il grande dispiacere di perdere i 41.000 followers che nell’arco degli ultimi 15 anni hanno scelto di seguirmi: li invito a iscriversi, se lo desiderano, alla mailinglist di questo sito.
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