Un lettore lamenta la difficoltà eccessiva dei giochi pubblicati in questa rubrica; ma di quelli più facili vi è abbondanza nelle riviste disponibili in edicola, mentre quelli più difficili sono per lo più indispensabili ai fini didattici – Per altro verso, il piacere del rebus può stare anche nella “scoperta guidata” della metamorfosi testuale
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Venticinquesima puntata della rubrica che compare ogni due domeniche sulla Gazzetta di Parma, 5 marzo 2023 – Qui il link alla ventiquattresima puntata della rubrica, dalla quale si può risalire a ciascuna delle precedenti .
A seguito dell’ultima puntata di questa rubrica un lettore mi scrive: “Leggo ormai da un anno e sempre con piacere le sue lezioni, ma le confesso che dopo le prime i rebus proposti sono stati sempre molto al di là delle mie capacità di soluzione. A noi comuni mortali piacerebbe che almeno ogni tanto lei proponesse dei rebus che fossero alla nostra portata”.
La puntata di oggi risponde a questa sollecitazione proponendo un gioco relativamente facile, la cui soluzione è agevolata dal diagramma contenente non soltanto la scansione della soluzione ma anche, a sinistra del segno “uguale”, quella della prima lettura. Aggiungo che, per un verso, ogni settimana alle pagine 3, 6 e 10 de La Settimana Enigmistica, oppure su Enigmistica Più, e ogni mese alle pagine 12 e 36 de Il Mese Enigmistico, si trova una grande abbondanza di rebus facili; per altro verso, talvolta la proposta di un rebus difficile mi fornisce in questa sede un’occasione non sostituibile per spiegare qualche “segreto” utile per la soluzione, oppure per dar conto di aspetti di qualche rilievo della storia di questo gioco. Il quale è fonte di piacere per chi lo pratica non solo nel rovello della soluzione, ma anche talvolta nella scoperta della metamorfosi testuale di giochi difficili, alla cui soluzione il “comune mortale” deve arrivare guidato per mano passo passo.
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Il gioco qui riprodotto fornisce l’occasione per un chiarimento che riguarda i cosiddetti rebus “di relazione”, cioè quelli nei quali la chiave è costituita anche dall’azione compiuta da un soggetto (la categoria contrapposta è quella dei rebus “di denominazione”, nei quali la chiave è costituita soltanto da una persona o da un oggetto).
In questo caso è “di denominazione” la prima chiave: ciò che resta di un grappolo d’uva quando esso viene privato di tutti gli acini, ovvero il “raspo”. Così come l’ultima, costituita dai “menti” delle due bimbe che stanno guardando il cartone animato. La scansione della prima lettura dell’immagine, fornita dal diagramma, ci aiuta a collocare in entrambi i casi il grafema prima della chiave: “T raspo” e “R menti”.
La parte più impegnativa del rebus è invece costituita dalla scena che compare sul video: qual è la relazione che corre tra la regina cattiva R e Biancaneve T? Anche qui il diagramma ci aiuta, indicando che la sequenza vede i grafemi R e T seguiti da una parola di 4 lettere: presumibilmente la voce verbale. Nella soluzione, dunque, non c’è spazio per i sostantivi indicanti i due personaggi, i quali restano indicati dai soli grafemi.
Qual è il verbo che esprime la relazione tra la regina cattiva e Biancaneve? Odiare: “R T odia”. Così il rebus è risolto: T raspo, R T odia, R menti = Trasporto di armenti.
Accade molto frequentemente che nei rebus di relazione il soggetto e o il complemento oggetto non siano costituiti, nella prima lettura, da sostantivi ai quali il grafema si aggiunge come apposizione, bensì dal solo grafema. Per altro verso il gioco del rebus evidenzia una caratteristica della lingua italiana. A differenza, per esempio, di quella tedesca e di quella inglese, nella nostra lingua vige una grande libertà nella sequenza degli elementi della proposizione: soggetto, predicato verbale e complemento oggetto o altro complemento, così come nella sequenza tra sostantivo e aggettivo. Il solutore, quando non è aiutato – come in questo caso – dal diagramma contenente anche la scansione della prima lettura, deve provare tutte le possibili sequenze per trovare quella che porta alla soluzione. Il divertimento sta anche in questo.
(www.pietroichino.it – La prossima lezione sarà pubblicata domenica 20 marzo 2023)
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