Come nelle parole crociate, dove il reperimento di una parola difficile richiede che si lavori alternativamente sulle orizzontali per costruire le verticali e viceversa, così nei rebus più difficili può essere necessario un avanti-indietro fra prima lettura e soluzione
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Dodicesima lezione del corso che viene pubblicato ogni due domeniche sulla Gazzetta di Parma, 14 agosto 2022 – V. anche l’undicesima lezione, dalla quale è possibile risalire a ciascuna delle precedenti
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Giaco (al secolo Gianni Corvi) è uno dei maggiori rebussisti italiani: l’anno prossimo celebreremo il decennale della sua scomparsa. Se uno dei pregi maggiori di un rebus consiste nel basso rapporto tra il numero di lettere fornite dai grafemi e quello complessivo delle lettere di cui è composta la soluzione, molti suoi rebus lasciano sbalorditi proprio per questo; Giaco riusciva a ottenere delle metamorfosi testuali meravigliose anche aggiungendo pochissimi grafemi. Un esempio della sua arte straordinaria è costituito dal gioco che segue, nel quale il rapporto tra numero dei grafemi e lunghezza della soluzione è inferiore a 1/6. Si tratta di un rebus molto difficile: per questo nel diagramma viene fornita anche, prima del segno di uguale, la scansione della prima lettura. Ma proprio per questa difficoltà è interessante: ci offre l’occasione di esaminare il procedimento che consente ai solutori più abili di superare anche prove ardue come questa.
La prima chiave è forse la più facile, e indica subito la prima parola della soluzione: si tratta di un “bar UF”, che ci fornisce quasi per intero la parola “baruffa/e”, di 7 lettere; poiché non esistono altre parole di 7 lettere, come indicato nel diagramma, che incomincino con “baruf”, partiamo dall’ipotesi che la prima parola della soluzione sia proprio questa. Se è così, la seconda chiave da individuare in prima lettura è costituita da qualche cosa che “fa” (ultima sillaba di “baruffa”) GGI, ovvero la nave da carico attraccata al molo. In altre parole, un aiuto per la prosecuzione della prima lettura ci viene dalla prima par0la della soluzione. Così incomincia il balletto.
Per altro verso – se continuiamo a considerare il testo dal punto di vista della soluzione – la parola baruffa è solitamente seguita dall’indicazione dei soggetti “tra” o “fra” i quali essa si è scatenata. Dunque – ma qui siamo di nuovo al lavoro sulla prima lettura – la cosa che “fa” la nave GGI è probabilmente indicata da una parola che incomincia con “tra…” o “fra…”. Trattandosi di una nave da carico, ed essendo la quarta parola della prima lettura composta di 9 lettere, non si fatica troppo ad arrivare a “trasporti”.
Siamo così arrivati, nella prima lettura, a “Bar UF, fa trasporti … GGI”. Prosegue il balletto, che vede il solutore oscillare tra l’esame della frase di prima lettura e l’esame di quella che sta emergendo nella soluzione, ovviamente con l’occhio sempre attento alle rispettive scansioni fornite dal diagramma: un po’ come accade nei cruciverba, quando il reperimento di una parola difficile richiede che si lavori alternativamente sulle orizzontali per costruire le verticali e viceversa. Saltiamo dunque di nuovo alla soluzione: qual è l’unica parola di 8 lettere le cui le prime 6 sono “sporti”? “sportivo/vi”. Dunque: “Baruffa tra sportivi”. A questo punto torniamo alla prima lettura: qual è la sola parola di 3 lettere che incomincia con “vi”? È evidentemente “via/e”. Così si arriva facilmente, attraverso qualche tentativo, a “fa trasporti via mare GGI“; e si è superato lo scoglio più difficile.
Il resto è tutto in discesa. Torniamo alla soluzione: la parola di 11 lettere che incomincia con “amareggi” non può che essere “amareggiati”. Quanto alle ultime due chiavi, esse ricorrono con notevole frequenza nei rebus: “à [voce del verbo avere in una grafia un po’ antiquata] T I perla”; e “S confitta”.
Dunque, per concludere:
bar UF, fa trasporti via mare GGI, à T I perla, S confitta = Baruffa tra sportivi amareggiati per la sconfitta.
(La prossima lezione sarà pubblicata domenica 28 agosto 2022)