APPRENDISTATO DEL REBUS – 15. QUANDO LA CHIAVE È UN NUMERO

Sono assai frequenti i giochi dove compare un gruppo omogeneo di oggetti, animali o persone, la cui soluzione si trova, in genere abbastanza facilmente, contando gli elementi del gruppo: la maggior parte dei numeri tra l’uno e il venti fornisce del materiale testuale che si presta molto bene a sorprendenti metamorfosi

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Quindicesima e ultima puntata di questa serie, 7 marzo 2022 – Nell’epigrafe della penultima lezione il link mediante il quale si può risalire a ciascuna delle precedenti – Con la prossima
Nwsl incomincerà invece un nuovo corso, intitolato È un bel rebus!, dedicato a chi si avvicina per la prima volta a questo gioco, ospitato quindicinalmente anche sul quotidiano Gazzetta di Parma

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Accade frequentemente che la chiave di un rebus sia costituita da un aggettivo numerale, accompagnato o no nella prima lettura con il sostantivo cui si riferisce. Se, per esempio, nell’immagine compaiono 11 funi individuate dal grafema RI, poi un remo, la chiave può essere “undici RI corde…” (che potrebbe portare alla soluzione “un dì ci ricorderemo…”), ma anche soltanto “undici RI…” (che, se il remo fosse individuato dal grafema FA, potrebbe portare alla soluzione “un dì ci rifaremo…”). Accade anche che il numero compaia come sostantivo, come nel caso dell’immagine di una carta da gioco contenente otto cuori (o fiori, o picche…) individuata dal grafema B, per la soluzione “B otto = botto”; e la stessa chiave si combina bene pure con C, D, M, R, S e se si accettano le parolacce anche con qualche altra lettera.

A seconda dei casi, poi , l’aggettivo numerale, sostantivato o no, può fornire materiale testuale per la costruzione di una parola della soluzione, oppure fornire direttamente la parola stessa essendo un bisenso. Entrambe le ipotesi vanno prese in considerazione per la soluzione del gioco che segue, ideato proprio in funzione di questa lezione del nostro corso.

Il primo grafema da sinistra, RE, individua un gruppo di persone ferme sul ciglio della strada, in attesa che il semaforo ne consenta l’attraversamento; altre due persone, invece, stanno già attraversando la stessa strada, nonostante che il semaforo lo vieti (è accesa la luce più alta, che è sempre quella rossa, con la scritta ALT). Questo genere di situazioni è utilizzato con qualche frequenza nei rebus per rappresentare la chiave “ligio/a/i”; possiamo dunque ipotizzare una combinazione tra questo aggettivo e il grafema: “RE ligi…”. Senonché la prima parola della soluzione è di sole 5 lettere, mentre con “Religi…” siamo già a 6, destinate probabilmente a diventare 9: “religione/i”, o “religios/o/a/i/e”: dobbiamo dunque ipotizzare che questo materiale serva per costruire la seconda parola della soluzione, che è di 9 lettere.

Poiché il secondo grafema è O, collocato su un gruppetto di ragazzi in piedi in mezzo alla piazza, dobbiamo vedere se questa seconda chiave può fornirci le lettere “…one/i” od “…oso/a/i//e”, necessarie per completare questa seconda parola della soluzione. Né “gruppo” o “gruppetto”, né “ragazzi”, né “persone”, nè “passanti” ci offre il materiale testuale cercato. La situazione non si sblocca anteponendo il grafema O; però questa è proprio la terz’ultima lettera che ci serve. Proviamo dunque a cercare un sostantivo o un aggettivo che si attagli a quel gruppetto di ragazzi, e che incominci con le lettere “ne/i”, oppure “so/a/i/e”: proprio l’ultima ipotesi si rivela praticabile con l’aggettivo numerale “sei”, e il gruppetto è formato appunto da sei ragazzi!

Possiamo dunque proseguire la nostra ricerca della soluzione sulla base dell’ipotesi, a questo punto molto plausibile, che la seconda parola sia “religiose”. Torniamo alla prima parola della soluzione: quale può essere una parola femminile plurale di 5 lettere cui si attagli l’aggettivo “religiose”? Potrebbe essere “donne”, se non fosse che nel gruppetto di persone ferme al semaforo compaiono anche degli uomini. A questo punto, però, il solutore esperto può essere messo sulla strada giusta dall’osservazione che la chiave individuata dal grafema O è costituita da un aggettivo numerale: non potrebbe la stessa cosa valere anche per la prima chiave? Contiamo le persone ferme al semaforo: sono sette; e “sette”, oltre a essere una parola composta da 5 lettere come quella che stiamo cercando, è anche un bisenso, potendo essere intesa sia come aggettivo numerale, sia come sostantivo indicante una associazione caratterizzata dall’adesione intensa e intransigente a una ideologia politica o religiosa.

Abbiamo così le prime due parole della soluzione: “Sette religiose”; e la prima lettera della terza: “i…”, che completiamo con grande facilità con le ultime tre chiavi, di cui due identiche tra loro:

sette RE ligi, O sei, N tè, GR ali, S tè = Sette religiose integraliste.

Trovo nell’ultimo tomo della raccolta di Lionello (Nello Tucciarelli, uno dei maggiori rebussisti viventi) (1) un altro gioco nel quale l’aggettivo numerale costituisce l’elemento più rilevante della soluzione (il diagramma è collocato in basso a sinistra). Qui occorre con pazienza contare le cime della cordigliera: sono dodici. Poi chiedersi qual è la combinazione di questo numero con i grafemi GRI che può fornire un risultato apprezzabile: e si approda subito a “GRI dodici = Grido di ci…..”. Infine cercare la parola di 5 lettere che, unita a “ci”, può darci la terza della soluzione (7 lettere)., A questo punto il gioco è risolto:

GRI dodici vette = Grido di civette.

Un altro rebus la cui chiave contiene un aggettivo numerale è questo di Giaco, il notissimo rebussista Gianni Corvi di cui celebreremo l’anno prossimo il decennale della scomparsa.

Qui la soluzione si trova semplicemente contando le uova nel paniere: sono ventuno. Per la soluzione:

G I O ventun uova = Gioventù nuova.

La Settimana Enigmistica nel settembre scorso ha pubblicato un rebus nella cui immagine molto spettacolare compare un esploratore che, in mezzo alla jungla, si trova di fronte a un vero e proprio enorme nido di vipere, individuato dai grafemi P, R ed E. Qui la soluzione è un po’ più complessa, perché si tratta di un rebus “a domanda e risposta”; ma la si trova anche qui contando gli orribili rettili: sono venti. Dunque:

P R E venti vipere? Venti! = Preventivi per eventi.

È stata ancora la Settimana Enigmistica nell’ottobre scorso a pubblicare un rebus la cui chiave era costituita da un boschetto di tredici meli individuati dai grafemi M, O e S, per la soluzione: M O S tre di cimeli.

I rebus di questo genere sono assai numerosi, e per lo più abbastanza facili da risolvere. L’occhio del solutore esperto individua subito la chiave costituita da un gruppo di oggetti, animali o persone, il cui numero si combina bene col grafema fornendo il materiale testuale necessario per la soluzione. E la maggior parte dei numeri tra l’uno e il venti si presta benissimo per questo gioco.

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(1) Nello Tucciarelli (Lionello), Cinquant’anni di rebus, VIII volume, Aggiornamento 2016-2020, Roma, 2021. Purtroppo gli otto tomi di questo libro, che raccoglie gran parte dell’opera cinquantennale dello stesso Lionello, non sono in commercio: devo il privilegio della disponibilità di quest’ultimo all’amicizia con l’Autore e alla sua gentilezza.

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