VALUTAZIONE E TRASPARENZA NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE: UN PRIMO ESEMPIO DI COOPERAZIONE POSITIVA TRA MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE PER UNA RIFORMA ISTITUZIONALE?
Il Comitato ristretto costituito presso la Commissione Affari Costituzionali del Senato ha terminato il proprio lavoro, producendo un testo legislativo unificato, che sostituisce nel disegno di legge governativo numerose parti con le parti più rilevanti del disegno di legge del PD (d.d.l. n. 746/2008): in particolare in materia di valutazione, trasparenza e benchmarking; si prevede, inoltre l’istituzione di una Agenzia indipendente centrale, col compito di garantire l’indipendenza dei nuclei di valutazione periferici, coordinarne i criteri operativi, controllarne e valutarne l’operato.
Non tutti gli ostacoli, però, sono ancora superati: Cgil, Cisl e Uil lamentano una – sia pur marginale – limitazione dell’autonomia collettiva nel settore pubblico; e la vertenza per il rinnovo del contratto per gli statali è ancora aperta. Questa vicenda mette alla prova l’autonomia reciproca tra politica e sistema delle relazioni sindacali.
Per un primo giudizio in proposito leggi l’intervista a cura di Elisabetta Povoledo per l’International Herald Tribune.
QUELLO CHE MANCA NEL DECALOGO DEL PD PER LA RIFORMA DELL’UNIVERSITA’
L’articolo di Andrea Ichino pubblicato su Il Sole 24 Ore il 31 ottobre scorso muove alle proposte del Pd una critica di difetto di precisione e incisività.
Nel frattempo, il ministro Gelmini fa tesoro del dibattito in corso, correggendo parzialmente alcuni dei propri errori precedenti (ma la nuova disciplina provvisoria dei concorsi per professori e ricercatori non migliora sensibilmente la situazione).
CONTRO L’APARTHEID AI DANNI DEI GIOVANI, PER L’UGUAGLIANZA DI OPPORTUNITA’
Come costruire un mercato del lavoro aperto alle nuove generazioni: l’intervista a cura di Enrica Lattanzi, in corso di pubblicazione su Il settimanale della Diocesi di Como, a seguito dell’incontro del 27 ottobre nella città lariana con gli imprenditori e i dirigenti cattolici dell’UCID.
Sull’aumento delle differenze nella struttura ed entità delle retribuzioni v. l’intervista a cura di Gaia Fiertler, in corso di pubblicazione su Il Mondo di questa settimana: semplificazione delle discipline legislative e contrattuali non significa appiattimento dei trattamenti; al contrario, la riforma della struttura della contrattazione collettiva porterà un aumento delle differenze. Questo è accettabile, se ne deriverà un aumento della torta da spartire e se il sistema sarà in grado di garantire sicurezza per i più deboli e una vera uguaglianza di opportunità per tutti.
Intanto a Roma si sono avviati i lavori della Consulta del Lavoro e del Welfare del Pd, in preparazione della Conferenza Programmatica del febbraio prossimo.