N. 545 – 31 maggio 2021

L’ORA DESIATA VOLA: GUIDA AL MONDO MAGICO DEI REBUS
È in libreria da lunedì questa mia introduzione tecnico-esistenziale per solutori ancora poco abili a uno dei giochi enigmistici più affascinanti. Prefazione di Stefano Bartezzaghi, direttore della collana Amletica leggera che ospita il libro. Nella pagina web a esso dedicata una breve presentazione, l’indice, i link a due miei articoli di argomento rebussistico e al sito dell’Editore, dove il libro può già essere acquistato online. Nella stessa pagina saranno poi resi disponibili i link alle recensioni e alle interviste sul libro, via via che usciranno.

IL SIGNIFICATO NASCOSTO SOTTO LE COSE
“Il solutore di un rebus è come un detective che si trova di fronte a molti indizi, molte realtà apparenti, dovendo cogliere fra di esse una connessione non evidente, che fa emergere un significato nascosto: il fascino dei rebus è la metamorfosi del testo che, costruito con un significato, ne assume come per magia uno tutto diverso”.  È online l’intervista sul libro uscita ieri su la Repubblica.

 

COME SI SEMPLIFICA LA BUROCRAZIA
Le regole procedimentali suppliscono a un difetto – vero o presunto che esso sia – di professionalità e di affidabilità degli addetti; per superarle occorre non tanto una nuova disciplina legislativa, quanto un investimento sul capitale umano che richiede tempo e risorse. È online il mio editoriale telegrafico di oggi, che uscirà lunedì prossimo: ivi un esempio significativo di semplicità amministrativa, offerto dall’amministrazione comunale di Stoccolma.

SE LA PRIVACY (MALE INTESA) GIOCA A FAVORE DEL VIRUS
Un equivoco grave nella concezione del diritto alla riservatezza sta ostacolando indebitamente la lotta contro il virus. L’istituzione del passaporto vaccinale corregge l’errore, ma è necessario che anche il Garante ne prenda atto. Leggi il mio articolo pubblicato lunedì sul Corriere Economia.

I SUSSIDI SENZA I SERVIZI RISCHIANO DI PARALIZZARE IL IL LAVORO
In quasi un terzo dei casi le imprese incontrano difficoltà per trovare le persone adatte e disponibili, in tutti i settori e in tutte le fasce professionali: persino nel settore dei trasporti pubblici e in quello turistico, anche a Bari e a Palermo; i sussidi non coniugati con le politiche attive del lavoro, in realtà, addormentano l’offerta di manodopera. È online la mia intervista pubblicata mercoledì su Avvenire.

Andrea Ichino

L’IMPOSTA DI SUCCESSIONE TRA POPULISMO E BENALTRISMO
La proposta di Enrico Letta dell’imposta di successione, che tassa le cose, è buona se il gettito viene utilizzato per ridurre l’imposizione sulle attività: in particolare potrebbe servire per la riduzione selettiva dell’imposizione sui redditi di lavoro femminile; non altrettanto buona l’idea della “dote” per i giovani, per i quali occorrono riforme assai più incisive. Leggi l’articolo di Andrea Ichino pubblicato oggi su Il Foglio.

Il ministro del Lavoro Orlando

SU LAVORO E AFFITTI UN PO’ DI DEMAGOGIA NELLA POLITICA DEL GOVERNO
Occorre smettere di tenere in freezer le centinaia di migliaia di persone che hanno perso il posto: al contrario, vanno attivate subito nel mercato del lavoro. E mettere l’Anpal in stretto coordinamento con l’Inps, perché proprio da questo potrebbero scaturire potenti incentivi al buon funzionamento delle politiche attive del lavoro. Leggi la mia intervista di lunedì a Libero. A questa intervista è stato dato da quel quotidiano in prima pagina un titolo a dir poco demenziale, per il quale ho scritto al Direttore questa lettera, rimasta senza risposta.

MA LANDINI STA CON DRAGHI O CONTRO?
Al di là del tono moderato e rispettoso, la posizione espressa dal segretario generale della Cgil (a sinistra nella foto) appare sostanzialmente riluttante e riduttiva su ciascuno dei punti decisivi dell’agenda del Presidente del Consiglio: leggi l’articolo di Claudio Negro, a seguito dell’intervista a Maurizio Landini a cura di Federico Fubini pubblicata sul Corriere della Sera del 13 maggio scorso.

IL GMO DI LICENZIAMENTO E LA CONSULTA
Le sentenze costituzionali n. 194/2018 e n. 59/2021 hanno inciso in modo rilevante sull’apparato sanzionatorio in materia di licenziamento ritenuto dal giudice non giustificato, ma al contempo hanno confermato il passaggio dal vecchio regime fondato su di una property rule a un regime fondato su di una liability rule. Sono online le slides della mia comunicazione introduttiva al webinar che si è tenuto venerdì su iniziativa della sezione umbra del Centro Nazionale Studi di Diritto del Lavoro.

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