N. 535 – 11 gennaio 2021

LIBERI SUL VACCINO, MA NON A RISCHIO DEGLI ALTRI
Il dipendente è tenuto a conformarsi alle misure adottate dall’imprenditore per garantire la sicurezza e l’igiene del lavoro, quando siano ragionevoli, in quanto aderenti alle indicazioni condivise dalla comunità scientifica. Anche se non specificamente previsto dalla legge, dunque, un obbligo di vaccinarsi ben può nascere dal contratto. Leggi sul punto il mio articolo che esce oggi sulla rivista Lavoro Diritti Europa ed è uscito venerdì sul Quotidiano giuridico insieme a uno del collega Oronzo Mazzotta. In precedenza avevo sostenuto la stessa tesi:
nell’intervista pubblicata il 29 dicembre sul Corriere della Sera;
nell’intervista pubblicata il 30 dicembre sul Giornale di Sicilia;
nell’articolo pubblicato il 31 dicembre su lavoce.info;
nell’intervista pubblicata il 9 gennaio sull’inserto Salute de la Repubblica, con particolare riferimento al settore pubblico e al lavoro autonomo.
6 GENNAIO 2021 – 1. AMERICA, L’ALTRO VERO VINCITORE È PUTIN
La Costituzione americana, come la nostra, è fatta per tenere insieme  una sinistra e una destra con visioni contrapposte, ma della stessa realtà; oggi invece si assiste al confronto fra due Americhe che si collocano in due “realtà” diverse, non comunicanti tra loro. Leggi il mio primo editoriale telegrafico di oggi.

6 GENNAIO 2021 – 2. EUROPA, DE TE FABULA NARRATUR
Attenzione: negazionismo e complottismo allignano prepotentemente anche su questa sponda dell’Atlantico. E costituiscono anche qui un problema politico-istituzionale  strutturale di difficile soluzione: leggi  il mio secondo editoriale telegrafico di oggi.

La ministra del Lavoro Nunzia Catalfo

A QUALE RIFORMA DELLA CIG PENSA LA MINISTRA DEL LAVORO?
Dice di volerla “rendere universale”, ma l’integrazione è già prevista per tutte le imprese; il rischio è che la riforma si riduca a un inglorioso ritorno alla Cig usata per fingere la sopravvivenza dei posti in aziende ormai chiuse. Leggi il mio terzo editoriale telegrafico di oggi.

Lucia Valente

POLITICHE ATTIVE TROPPO LENTE PER FARE GOL
La legge finanziaria ha dei contenuti positivi in materia di sostegno all’incontro fra domanda e offerta, tornando a valorizzare gli strumenti introdotti con la riforma del 2015; ma la macchina della “Garanzia Occupabilità Lavoro” si mette in moto troppo tardi e ancora troppo lentamente rispetto a un’emergenza drammatica: leggi l’articolo di Lucia Valente professoressa di diritto del lavoro alla Sapienza di Roma, pubblicato venderdì su lavoce.info.

DATI SORPRENDENTI SULLA MOBILITÀ DEL LAVORO
Nonostante la gravissima crisi economica e il blocco dei licenziamenti, i servizi di outplacement funzionano a pieno ritmo e mostrano come domanda e offerta di lavoro siano notevolmente attive nel mercato. E si conferma la presenza di giacimenti occupazionali che potrebbero e dovrebbero essere fin d’ora sfruttati molto meglio. Leggi l’intervista al top manager del Gruppo Adecco Cristiano Pechy, parzialmente ripresa da Linkiesta la settimana scorsa.

QUANDO SONO I LAVORATORI A SCEGLIERSI L’IMPRENDITORE
Già oggi buona parte della forza-lavoro ne è capace, perché ha le informazioni, la formazione e la mobilità necessarie. L’obiettivo di qualsiasi politica del lavoro degna di questo nome è far sì che questa possibilità di scelta sia data a tutti; e non è affatto un obiettivo utopistico. Leggi la mia intervista di fine anno sul sito AppLavoro.

LA PATRIMONIALE VIRTUOSA
È quella gestita dai Comuni sulla base di un’intesa precisa coi cittadini per l’investimento in infrastrutture che aumentano il benessere e il valore stesso degli immobili. Se gestito dallo Stato per far fronte al deficit, un aumento dell’imposizione rispetto al livello attuale esteso ai beni mobili, sarebbe controproducente; limitato agli immobili sarebbe iniquo. Leggi la mia intervista pubblicata prima di Natale su Italia Oggi.

Il professor G. Cominelli

UNA PROPOSTA PER LA RIFORMA DELLA SCUOLA
Per un sistema dell’istruzione fondato sull’autonomia e la responsabilizzazione degli istituti: è online anche su questo sito il progetto elaborato dal professor Giovanni Cominelli e presentato su iniziativa di Fondazione Kuliscioff, Fondazione Socialismo e Mondoperaio in un webinar del 6 gennaio.

LE  CREPE NELLA CORONA DEI WINDSOR
Il serial di Netflix ha messo a nudo, con gli arcana imperii della Royal Family, le contraddizioni che minano le fondamenta del trono di San Giacomo: la monarchia britannica ormai sopravvive a se stessa. È online il mio articolo pubblicato martedì scorso sul quotidiano il Foglio.

 

IL SOGNO-AVVERTIMENTO DI EDWARD HOPPER
Appena due anni prima di Office in a Small City, nel 1951, anche un altro grande intellettuale statunitense, Frank Tannenbaum, aveva pubblicato il saggio A Philosophy of Labor, per sostenere che la grande impresa da sola non è in grado di darsi un’anima e che spetta al sindacato-intelligenza collettiva dei lavoratori aiutarla a trovarne una. È online il mio contributo al libro curato da Giuseppe Frangi, Edward Hopper: Puntare l’orizzonte, fresco di stampa.

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