L'”EFFETTO BRUNETTA” E’ IN PARTE SOLTANTO L’EFFETTO DELL’AZIONE DI CONTRASTO AL SINTOMO, CHE PERO’ NON CURA IL MALE; IN PARTE L’EFFETTO DEL CONTROLLO AMMINISTRATIVO E DELL’OPINIONE PUBLBICA CHE SI E’ ATTIVATO SUI TASSI DI ASSENZA PER MALATTIA
Lettera pervenuta da un amico professore di economia in una università statunitense il 23 ottobre 2009
Caro Pietro,
oggi ho letto le statistiche sull’assenteismo nella pubblica amministrazione italiana. Mi dispiace davvero che la situazione stia peggiorando, ma, da un punto di vista scientifico, era abbastanza prevedibile.
In effetti, l’”effetto Brunetta” (lo dico a malincuore) e’ stato un mix di quello che in performance measurement e’ conosciuto come l’Hawthorne Effect e quello che si potrebbe chiamare l’”effetto aspirina”. Il primo si riferisce a esperimenti condotti agli Hawthorne works della Western Electric Company di Chicago negli anni Venti del secolo scorso. In corrispondenza di un aumento nell’illuminazione nella fabbrica si riscontrarono aumenti nella produttivita’; piu’ sorprendentemente, quando l’illuminazione fu abbassata in una parte dell’impianto [mentre nell’altra (gruppo di controllo) fu mantenuta stabile] la produttivita’ continuo’ a salire. Conclusione: non era l’illuminazione (dichiarazioni di Brunetta) a far aumentare la produttività (diminuire l’assenteismo), ma era il fatto stesso che la produttività fosse misurata e comunicata a farla aumentare.
L’”effetto aspirina” invece si riferisce al semplice contrasto dei sintomi, ma non delle cause: una volta tolto il fiato dal collo ai dipendenti pubblici, la situazione, ahime’, e’ tornata quella di prima.
Non so se al Senato italiano ci sara’ una discussione sull’assenteismo nella PA, ma spero che questi due miei piccoli spunti possano essere utili.
Un caro saluto e a presto
R.S.