IL SIGNOR BONAVENTURA E GLI ARRESTI DOMICILIARI

Se la sorte si accanisce contro di lui,  ci pensa il bassotto a cavarlo d’impiccio e a procurargli l’immancabile guiderdone

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Manoscritto inedito di Sergio Tofano (ma alcuni critici sono scettici sull’autenticità dell’attribuzione), ritrovato inopinatamente a cento anni dall’epidemia di influenza spagnola che costrinse mezzo mondo a restare a casa per molte settimane – Su questo sito è disponibile il video della rappresentazione di
Qui comincia la sventura… dell’estate scorsa, nel centenario della prima assoluta.
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Qui comincia la sventura

del signor Bonaventura,

che da un mese è ormai ristretto

fra cucina sala e letto

da severa – ahimè – ordinanza

che di uscir non dà speranza,

salvo che per un momento,

solo per metri duecento.

C’è però, molto opportuno,

comma centoquarantuno

contenente un’eccezione

che consente l’evasione:

“se il bassotto ha da urinare,

tu lo puoi accompagnare”.

Detto fatto, l’eroe nostro,

che è più furbo di Cagliostro,

al canino versa in gola

un bel po’ di Coca Cola

e con gran disinvoltura

fuori in strada si avventura

(ha con sé per precauzione

l’autocertificazione

per urgenza di pipì

da eseguire lì per lì).

Ma la sorte è sempre dura

verso il sor Bonaventura:

lui, per quanto sia prudente,

vien fermato da un agente,

che gli chiede spiegazione

minacciando la prigione.

Spaventato, lui balbetta…

il policeman lo ammanetta

e lo porta alla Questura:

questo vuol la legge dura.

Mentre lui è interrogato

da inflessibile appuntato,

fuor si aggira losco e strano

nel verdastro suo pastrano

il malvagio Barbariccia:

con in mano bomba e miccia,

vuole compiere efferato

catastrofico attentato.

Mette tutto, il malfattore,

sotto l’auto del questore

e alla miccia appicca il fuoco

perché scoppi di lì a poco.

Ma lì a un passo c’è il bassotto

che lo vede, va lì sotto,

dove il fuoco ormai divampa:

or lui lesto alza la zampa

e con pronta esecuzione

fa robusta inondazione,

cosicché la miccia è spenta

e l’orrendo scoppio sventa.

Barbariccia, losco e vile,

giallo è in faccia di sua bile:

per quel cane coraggioso

il suo ordigno non è esploso!

E il questor per guiderdone

a quel cane e al suo padrone

toglie la contravvenzione

e dà in premio UN MILIONE!!!

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