NEL GIORNO DELLA MEMORIA: L’ADDIO DI ETTI HILLESUM
L’ultimo messaggio al mondo di una testimone straordinaria della fede ebraica e cristiana: sono online l’immagine e il testo della cartolina che E.H. lasciò cadere dal carro-bestiame sul quale aveva scelto di salire con la sua famiglia, pur potendo evitarlo, e che la stava portando ad Auschwitz.
IL FATTO POLITICO RILEVANTE DELLE ELEZIONI EMILIANE
Bene la vittoria di Bonaccini (se verrà confermata). Ma i moltissimi voti per Lucia Borgonzoni sono l’espressione di un Paese che ha vissuto per mezzo secolo spendendo più di quanto produceva, insofferente verso chi gli propone di smettere di farlo. Leggi il mio editoriale telegrafico di oggi.
LA CASSAZIONE, LA LEGGE E I RIDER
La sentenza n. 1663/2020 attribuisce al Jobs act un effetto sul lavoro dei rider pressoché identico a quello del decreto del governo M5s-Lega, col rischio di conseguenze incompatibili con questa forma di organizzazione del lavoro; a meno che intervenga la contrattazione collettiva. È online anche su questo sito il mio commento pubblicato sabato su lavoce.info.
PERCHÉ UNA SOVRANITÀ EUROPEA È INDISPENSABILE
Su nessuna delle materie cruciali è seriamente pensabile una sovranità che non sia costruita ed esercitata al livello europeo: sono online le slides della presentazione che svolgerò per le quinte classi del Liceo Italo Calvino di Rozzano il 5 febbraio prossimo.
SULL’IMPENITENTE IGNAVIA DELL’ITALIA IN POLITICA ESTERA
Nelle relazioni internazionali come in politica economica interna, prima ci togliamo dalla testa l’idea che i pasti gratis ci spettino di diritto, meglio è: leggi la lettera di Alessandro Maran pubblicata sabato sul quotidiano il Foglio, in risposta al fondo (sciagurato) di Ernesto Galli Della Loggia sul Corriere di due giorni prima.
UNA CULTURA DEL LAVORO INADATTA AI TEMPI
Non è solo la sinistra del 3 per cento a chiedere il ritorno dell’articolo 18. Manca ancora una consapevolezza diffusa dei danni derivanti per tutti dal regime di job property: è online la lettera di Enrico Castellano, riferita al mio editoriale telegrafico sul L’articolo 18 e una sinistra senza speranza.
UNA TESTIMONIANZA SULLA STORIA DELL’ACCIAIERIA DI TARANTO
Due periodi nella storia dello stabilimento: con un bilancio molto positivo il primo (anni ’60), molto meno il secondo: leggi la lettera di un dirigente che ha lavorato per Italsider e Ilva per trent’anni, nel settore della gestione delle risorse umane.