Da una curiosa coincidenza l’occasione per un’esperienza di “restituzione” didattica nel profondo est europeo ancora poverissimo e in bilico tra Occidente e Russia
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Lettera dell’economista Tommaso Reggiani pervenuta il 10 dicembre 2019 – Le altre lettere, commenti e recensioni del libro La casa nella pineta sono facilmente reperibili attraverso la pagina web ad esso dedicata.
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Cari Pietro e Andrea, sono di ritorno da una settimana di teaching a Lviv (Leopoli).
Questa estate stavo leggendo il libro di Pietro (bellissimo!) ed ho appreso che vostro padre Luciano, durante la guerra, era stato prigioniero dei tedeschi a Leopoli. Non sapevo dove fosse. Incuriosito, ho guardato sulla mappa dove si trovasse. Ukraina. Dopo circa dieci giorni, ricevo una mail dall’Universtità Cattolica Ucraina che mi chiede di tenere un breve corso da loro (istituzione giovane e vivacissima, finanziata della diaspora Ukraina in USA e Canada: al posto di fondare l’ennesimo partito, hanno deciso di aiutare a formare la nuova classe dirigente. Non male!). Non ci ho pensato neanche un secondo, ho subito accettato. Dopo aver letto il libro, mi sembrava un bel modo per restituire/completare qualche cosa. Non so bene cosa, ma la sensazione era quella.
È stata una settimana bellissima: ragazzi che hanno voglia di imparare e aprirsi al mondo; docenti locali – scientificamente modesti, ma – che tentano di aiutare i loro studenti in tutti i modi possibili. Paragone forte, ma – mutatis mutandis – mi pare tanto una “Barbiana” fatta università.
Mi piaceva solamente condividerlo anche con voi.
Un caro saluto,
Tommaso Reggiani
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