ILVA – 1. IL COSTO DEL DIFETTO DIFFUSO DI SENSO CIVICO
Per un progetto ambizioso mirato a conciliare l’attività produttiva con la tutela ambientale, il problema maggiore non è il reperimento delle risorse economiche o del know-how: è la mancanza del “capitale sociale”, cioè di quella civicness radicata, senza la quale qualsiasi Paese è condannato a languire nell’arretratezza: leggi il mio primo editoriale telegrafico di oggi.
ILVA – 2. IL COSTO DELLA VOLATILITÀ DELLE NORME
Al pari dell’onorabilità delle persone, anche l’affidabilità di un ordinamento legislativo richiede molto tempo per essere costruita, ma basta un giorno per distruggerla: leggi il mio secondo editoriale telegrafico di oggi, a commento del goffo tentativo del premier Conte di indurre Arcelor Mittal a non recedere dal contratto.
NAVIGATOR: ISTRUZIONI PER L’USO
Riflessioni sui difetti gravi della politica sociale e del lavoro degli ultimi mesi e su quello che invece occorrerebbe fare, mentre in Lombardia parte la non facile cooperazione tra i neo-assunti co.co.co. di Anpal Servizi e le strutture pubbliche di servizio al mercato del lavoro: leggi la mia intervista pubblicata su Il Foglio il 7 novembre.
IL RUOLO DEL SINDACATO NELL’ERA DIGITALE
La difesa degli interessi dei lavoratori dovrà consistere sempre di più nell’assicurare a ciascuno una libertà effettiva di scelta nel mercato e a tutti un aumento della domanda di lavoro. L’attenzione dovuta ai lavoratori precari, a basso reddito e privi di reti di sicurezza: il nuovo “Quinto Stato”. Sono online le slides della mia comunicazione al Focus Group promosso a Milano da Rivoluzione Positiva venerdì.
LE TRE ITALIE DELLA CONTRATTAZIONE AZIENDALE
In quattro regioni (Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Piemonte) si colloca il 67% degli accordi aziendali, nelle regioni centrali dal 15 al 20%, mentre una quota residuale si colloca al Sud, costituita soprattutto da accordi di gruppi nazionali con impianti produttivi nelle regioni meridionali: è online il n. 57 del bollettino Mercato del Lavoro News, organo della Fondazione Kuliscioff.
“COME LA SCENEGGIATURA DI UN FILM”
“[…] Un libro che racconta in modo magistrale, senza fronzoli, di una città accogliente e fraterna, inimitabile, unica, e di un suo figlio […]”: è online la lettera di Bruno Fogacci su Il segreto del Naviglio Grande. Un altro lettore mi scrive: “[…] Grazie di avermi restituito, con questo libro, un pezzo della mia vita […]”, ricordando di quando nel Naviglio si imparava a nuotare.
UN VIAGGIO NELLA MEMORIA DEL SECOLO BREVE
Appuntamento per gli amici milanesi: lunedì prossimo, 25 novembre, alle 21, incontro promosso dalla Parrocchia di Santa Maria Segreta (in via Bazzoni 2 – MM Conciliazione) con don Walter Magnoni, responsabile della Pastorale sociale della Diocesi, per ritornare sui temi de La casa nella pineta, “da don Milani alle Brigate Rosse”.
.