LA FOLGORAZIONE DI SALVINI SULLA VIA DI DAMASCO

Nei giorni scorsi il Capitano ha compiuto una inversione a U impressionante, affermando che l’appartenenza dell’Italia al sistema dell’euro irreversibile: sta scherzando ora, o ha scherzato (col fuoco) per anni, fino all’altro ieri?

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Primo editoriale telegrafico per la
Nwsl n. 508 – In argomento v. anche La mutazione genetica della Lega .
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Vi immaginate i titoli dei giornali il giorno in cui Silvio Berlusconi lanciasse come nuovi slogan di Forza Italia “Più potere ai giudici, manette ai corrotti”, o “Più tasse per tutti”? Oppure il giorno in cui Emma Bonino lanciasse come nuovi slogan di +Europa “Porti chiusi e muri alle frontiere contro l’invasione dei musi neri”? Oppure il giorno in cui Giorgia Meloni invitasse i Fratelli d’Italia a gridare “Viva la globalizzazione” e “Basta con i gretti nazionalismi che dividono l’umanità”? Tutti i media diffonderebbero la stupefacente notizia e si affretterebbero a pubblicare interviste alla leader o ai suoi colonnelli per mettere a fuoco i motivi e la portata del capovolgimento della linea del suo partito. Ora, nei giorni scorsi è accaduto che Matteo Salvini abbia compiuto una svolta di portata non inferiore: ha detto infatti, con l’enfasi ultimativa che gli è consueta, che il suo partito considera l’appartenenza dell’Italia al sistema dell’euro irreversibile (1). Non ha detto dove, come e quando sia avvenuta questa sua conversione improvvisa e se i suoi parlamentari di Roma e Strasburgo ne siano stati avvertiti; né ha spiegato quali radicali mutamenti nelle linee strategiche del suo partito essa comporti. Ma, appunto, ci si sarebbe attesi che subito dopo aver dato la clamorosa notizia con titoli a caratteri cubitali sulle prime pagine, tutti i quotidiani nazionali e i tiggì fornissero interviste al leader folgorato sulla via di Damasco e commenti di opinionisti, capaci di illuminarci su cause e conseguenze della conversione all’europeismo del più grande partito anti-europeo del continente. Invece non è accaduto nulla, la notizia è passata senza che quasi nessuno se ne accorgesse. Misteri del mondo della comunicazione. Gli interrogativi, però, restano aperti: come viene spiegata agli elettori questa impressionante inversione a U, che contraddice tutte le scelte compiute dalla Lega nel suo anno di Governo, con costi ingentissimi per il Paese; e che ne sarà dei legami strutturali da essa stabiliti da anni con la Russia di Vladimir Putin?

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(1) Dall’intervista a Matteo Salvini al quotidiano il Foglio del 15 ottobre 2019: “Lo dico una volta per tutte, e poi spero che nessuno, dentro e fuori del mio partito, sollevi di nuovo questo tema. La Lega non ha in testa l’uscita dell’Italia dall’euro o dall’Unione Europea. Lo dico ancora meglio, così i giornalisti smetteranno di alimentare fantasie strane: l’euro è irreversibile“. A questo punto l’intervistatrice gli chiede “Lei la farebbe una conferenza-stampa con la stampa estera per dire, una volta per tutte, che la Lega non vuole l’Italexit?”; e lui risponde: “L’ho già detto cento volte, ma se la fa sentire più tranquilla va bene, facciamola”.

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