Perché la nuova coalizione costituisce la sola alternativa possibile a un sicuro grave inadempimento degli obblighi dell’Italia nei confronti dell’UE (vietato dalla Costituzione) e a una – a quel punto probabile – uscita catastrofica del nostro Paese dall’Unione medesima
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Messaggio pervenuto il 6 settembre 2019, in riferimento alla mia intervista pubblicata lo stesso giorno su Italia Oggi – Segue la mia risposta
Egregio professor Ichino, ho letto l’intervista da Lei rilasciata a Italia Oggi, un giornale che ritengo tra i migliori, il cui direttore e il cui staff giornalistico rappresenta quel che di meglio, a mio avviso, c’è a disposizione giornalisticamente parlando. Italia Oggi è dichiaratamente di idee liberali, libero dai condizionamenti ideologici, e per questo dà ampio spazio a contributi di qualunque provenienza politica. Ad esempio ad uno come Lei, che se ben ricordo è nato comunista, un compagno, e ora sta nel PD, viene richiesto un giudizio sul nuovo governo. Potrei definire il suo il parere visto da destra, essendo Lei del e nel sistema. Forse le interessa un parere visto da sinistra, cioè di un italiano qualunque, non ideologizzato.
1) Lei giudica deleterio lo scioglimento anticipato delle Camere e nuove elezioni perché queste avrebbero portato a una nuova maggioranza. E dove sta il danno? Nel permettere all’elettorato di esprimere il suo parere sulla situazione di crisi? Ma non è questo il suo diritto inalienabile? Non è quel che è scritto nella tanto da voi esaltata Costituzione? O Lei pensa, come molti nel suo club, che non si debba concedere agli elettori il diritto di scegliere chi li deve governare?
2) Lei afferma che le elezioni anticipate avrebbero impedito di approvare la nuova legge finanziaria. Questo è falso come dimostrato anche da articoli di Italia Oggi a firma di valenti personaggi.
3) La svolta programmatica dei Cinque Stelle è degna secondo Lei di fiducia. In base a quale verifica può fare questa asserzione? Come dimostrato dalle elezioni europee i 5S hanno perso molta della loro attrattiva e le nuove elezioni li avrebbero notevolmente emarginati. Meno voti, meno parlamentari, meno poltrone. Da qui l’accordo con il PD.
4 ) Stessa motivazione per Matteo Renzi che si sarebbe visto dimezzare il suo gruppo di parlamentari. Renzi, novello Esaù, ha venduto il diritto ad esprimersi degli elettori per un piatto di lenticchie, il suo gruppo, che sarebbe stato dissolto da Zingaretti.
5) Il PD con tutta la lobby radical chic si è ingoiato l’intero guano che per anni ha riversato sui nemici 5Stelle fino ad un’ora prima dell’accordo e lo ha fatto per ritornare al potere ed occupare poltrone che infatti occupa.
6 ) Nel nuovo governo dal punto di vista ideologico vi è rappresentato il peggio dell’ideologia comunista, un’ideologia assassina, liberticida, totalitaria e perversa. E vi è rappresentato il massimo dell’incompetenza: Di Maio ministro degli esteri che secondo Lei recupererà l’isolamento dell’Italia.
7) Da ultimo il presidente Mattarella, espressione della lobby cattocomunista che lo ha eletto, ha realizzato quel che non gli era riuscito nel ‘18: un governo del PD con un mini golpe.
E per essere chiaro fino in fondo le confermo che non sono un leghista, non condivido ideologie, non ho mai votato né per i fascisti, né per i comunisti. Auguri
Santo Bressani
Rispondo punto per punto molto sinteticamente. La numerazione delle risposte corrisponde a quelle delle domande e obiezioni di S.B.
1. Non è esatto che gli elettori abbiano un “diritto” a elezioni politiche in qualsiasi momento: la Costituzione prevede che questo diritto venga esercitato, di norma, ogni cinque anni, salvo che il Parlamento sia in condizione di non riuscire a esprimere un nuovo Governo. Poiché il Parlamento non si trova in tale condizione, sarebbe semmai incostituzionale il suo scioglimento.
2. Quanto all’inadempimento degli obblighi nei confronti della UE: eventuali elezioni anticipate non avrebbero potuto svolgersi prima del 20 ottobre; per l’insediamento del nuovo Parlamento sarebbero stati necessari come minimo altri 15-20 giorni. A quel punto avrebbero potuto partire le consultazioni per la formazione del nuovo Governo: nell’ipotesi migliore, di massima brevità delle stesse, il Governo non avrebbe potuto insediarsi prima di una decina di giorni; siamo così a fine novembre (e già sarebbe violato l’obbligo di presentare alla Commissione Europea il disegno di legge di bilancio entro metà ottobre). A quel punto è impensabile che il nuovo Governo possa predisporre il disegno di legge finanziaria – un atto di grande complessità – prima di un mese o anche più: e si sarebbe già a fine anno. Col che verrebbe inevitabilmente violato l’obbligo di approvazione della legge entro la fine dell’anno; e scatterebbe automaticamente l’aumento dell’IVA. Comunque, il ricorso all'”esercizio di bilancio provvisorio” costituirebbe un segnale pessimo riguardo all’affidabilità del Paese.
3. Nella mia intervista ho motivato sia i dubbi circa l’affidabilità della svolta del M5S, che anch’io ritengo più che legittimi, sia la mia approvazione della decisione di superarli, stante il rischio gravissimo altrimenti incombente sul nostro Paese.
4-5. Senza l’iniziativa politica di Renzi in Senato, si sarebbe andati quasi inevitabilmente alle elezioni anticipate a ottobre, con gli esiti catastrofici di cui sopra.
6. Il nuovo Governo si basa sull’unica maggioranza favorevole al processo di integrazione europea, che sia possibile oggi: questa è la sua caratteristica fondamentale. Il resto sono dettagli di colore.
7. Ma quale golpe? Se un Parlamento legittimamente eletto e nel pieno delle sue funzioni vota la fiducia al Governo, la legislatura va avanti secondo quanto prevede la Costituzione. Altrimenti, si sciolgono le Camere. Non abusiamo del termine “golpe” (e ricordiamoci della favola di quello che amava gridare “Al lupo, al lupo”)! (p.i.)
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