N. 502 – 10 giugno 2019

QUANTI LUOGHI COMUNI NELLE PREDICHE AL PD SUL LAVORO!
La vecchia sinistra ha perso il voto degli operai molto prima che il Pd nascesse, per i drammatici fallimenti delle sue politiche del lavoro. Se fosse il Jobs Act la causa della sconfitta elettorale del Pd, i voti persi sarebbero andati alla sinistra-sinistra. Leggi il mio primo editoriale telegrafico di oggi.

IL MINIMUM WAGE HA BISOGNO DI PAGHE TRASPARENTI
Uno standard retributivo minimo universale è molto più efficace se si basa su di una regola che chiunque può applicare immediatamente e facilmente, senza bisogno di un consulente: leggi il mio secondo editoriale telegrafico di oggi.

Michele Serra

IL POZZO INFINITO
Suggerimenti per una opportuna integrazione dell’affermazione del ministro Di Maio sul tema “di chi è la colpa del nostro debito pubblico”: leggi l’Amaca di Michele Serra, pubblicata su la Repubblica di giovedì.

IL DIBATTITO TRA I GIUSLAVORISTI SULLA JOB PROPERTY
Nonostante l’obiezione di Luca Nogler, è corretto classificare il vecchio articolo 18 St. lav. come una property rule, secondo la tripartizione proposta da Calabresi e Melamed, anche se esso regola un diritto di credito. Il problema è come costruire la sicurezza del lavoratore con materiali nuovi adatti all’era della globalizzazione e della quarta rivoluzione industriale. Leggi la mia risposta a un commento al mio articolo pubblicato la settimana scorsa sul sito lavoce.info.

Il paese di Riace

IL ROSARIO E IL PRESEPE
L’esito delle elezioni comunali a Riace contiene una lezione politica fondamentale per chiunque abbia a cuore il futuro della democrazia in Italia e in Europa: leggi l’editoriale telegrafico di Mattia Feltri su la Stampa del 30 maggio, che dice in poche righe in modo fulminante quello che mi ero proposto di argomentare in modo molto più articolato (e meno efficace) nel post di alcune settimane or sono, Etica e politica alla prova (difficilissima) dei flussi migratori.

IL RISTORANTE IN GALERA: QUANDO LA PENA RIABILITA DAVVERO
L’esperienza straordinaria della Cooperativa ABC, che gestisce un  esercizio aperto al pubblico nella Casa di reclusione di Bollate; la cena per il venticinquesimo di matrimonio di Valentino, ex-detenuto e socio-lavoratore della Cooperativa: è online la lettera di Silvia Polleri, responsabile della Cooperativa, pubblicata su la Stampa di ieri.

IL C. A TERMINE CONTINUA A FUNGERE DA PROVA
Il “decreto dignità” (n. 87/2018) non scalfisce la prassi consolidata delle imprese cosistente nell’utilizzare le assunzioni a tempo determinato come lungo periodo di sperimentazione delle capacità dei neo-assunti: leggi il n. 49 del bollettino della Fondazione Anna Kuliscioff, a cura di Claudio Negro.

DOPO LA SENTENZA DELLA CASSAZIONE SUL JOBS ACT
Le sentenze anomale che reintegravano nel posto di lavoro ladri e rapinatori hanno costituito un motivo non secondario della riforma dei licenziamenti del 2012-2015; ma l’intendimento principale del legislatore è stato quello di allineare per questo aspetto l’ordinamento italiano a quello degli altri Paesi europei. È online lo scambio di opinioni contrastanti tra me e un lettore su questo punto.

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