SOVRANISTI vs EUROPEISTI E LA DEMOCRAZIA LIBERALE
Lo spartiacque tra destra e sinistra non è tramontato; ma non si può capire la vicenda politica che l’Europa sta attraversando se non si considera questo nuovo spartiacque, tra fautori e oppositori del processo di integrazione nella UE, sul quale il 26 maggio prossimo si gioca la sorte stessa del modello di democrazia e di società aperta che la UE incarna: sono online le slides del mio intervento introduttivo al dibattito che si svolgerà a Milano, al Cinema Ariosto, lunedì 6 maggio prossimo.
MORANDO: INDISPENSABILE ALLA SINISTRA LIBERALE
Ho voluto, creando per lui questa pagina web, dedicare un piccolo omaggio alla coerenza e alla lungimiranza di un grande amico, maestro di buona politica e compagno di tutte le battaglie per la riforma del mercato del lavoro e del welfare che ho combattuto nei miei dieci anni di lavoro in Senato. E dare il mio contributo alla sua elezione al Parlamento Europeo: è candidato col n. 3 nella lista Pd-Siamo Europei per il Nord-Ovest.
SE IL 1° MAGGIO FOSSE DEDICATO A CHI IL LAVORO NON CE L’HA…
… si dovrebbe parlare seriamente dei tre problemi più gravi: come rafforzare la domanda di manodopera, come colmare il gap tra Nord e Sud, come adeguare la formazione professionale alle sfide dell’evoluzione tecnologica. Si parlerà invece prevalentemente di misure che producono gli effetti esattamente contrari: leggi il mio primo editoriale telegrafico di oggi.
IL LATO PERVERSO DELLA CONTRATTAZIONE CENTRALIZZATA
In molti Paesi europei i salari sono determinati da accordi collettivi nazionali che sulla carta dovrebbero far aumentare i salari e ridurre le disuguaglianze; ma un confronto Italia-Germania mostra che il sistema italiano centrato sulla contrattazione nazionale genera squilibri regionali costosi per tutti. Leggi l’articolo di Tito Boeri, Andrea Ichino, Enrico Moretti e Johanna Posch, pubblicato sul sito VoxEu, tradotto e ripreso da lavoce.info mercoledì.
UNA FAMIGLIA DI FRONTE ALLA GRANDE CONTRADDIZIONE
“[…] Chi ha avuto molto deve dare indietro, restituire. […] Scopriremo le risposte che gli Ichino troveranno a questo imperativo. […] Un libro che serve anche per ripassare un bel pezzo di storia recente d’Italia. Consigliatissimo […]”. È online la recensione de La casa nella pineta della scrittrice Laura Radiconcini.
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SUL SEVERANCE COST IN ITALIA E IN CINA
Una utile discussione suscitata dal confronto tra la disciplina dei licenziamenti italiana e quella cinese, modificate entrambe tra il 2012 e il 2015, in modi e con contenuti differenti ma che presentano notevoli analogie: leggi la lettera di Sergio Briguglio originata dal mio editoriale telegrafico Il Jobs Act comunista, con la mia risposta.
RISPOSTA A POLITO SUI POVERI E LA SINISTRA
Non è il voto dei veri losers che ha dato il successo al M5S nel 2018; l’assistenza può essere necessaria ma solo il lavoro fa uscire davvero dalla povertà; i dati veri sul disagio sociale ed occupazionale: è online l’articolo di Claudio Negro pubblicato sul n. 48 di Mercato del Lavoro News, bollettino della Fondazione Anna Kuliscioff.
“LAVORARE MENO, LAVORARE TUTTI”: SOGNO O REALTÀ?
Se l’obbiettivo è aumentare l’occupazione, ridurre l’orario di lavoro per decreto non è una grande idea, soprattutto se a parità di retribuzione. Una discussione sull’organizzazione dell’orario di lavoro, soprattutto nei contratti collettivi, sarebbe comunque utile: leggi l’articolo di Cyprien Batut, Andrea Garnero e Alessandro Tondini, pubblicato su lavoce.info del 16 aprile 2019.
L’INCENTIVO A NON LAVORARE
Nel difetto pressoché totale dei meccanismi preposti ad assicurare la condizionalità del beneficio, il sussidio che sta per essere erogato a centinaia di migliaia di famiglie povere (circa il 9 per cento di quelle del Sud, il 4 per cento di quelle del Centro e il 3 per cento di quelle del Nord) avrà un forte effetto di disincentivo alla ricerca di una occupazione: leggi l’articolo scritto per questo sito da Maria Paola Potestio (a sinistra nella foto) professoressa di Macroeconomia ed Economia Industriale nell’Università Roma Tre.
QUOTA 500
Il 13 maggio prossimo questa Nwsl raggiungerà il cinquecentesimo numero. È un traguardo notevole, per il cui raggiungimento non sarebbe mai bastata la sola fatica mia e di chi con me ha collaborato alla redazione. Nel mio secondo editoriale telegrafico di oggi rivolgo ai lettori più affezionati e a quelli più critici l’invito a un commento collettivo del cammino percorso insieme in questi undici anni.