60 SENATORI CHIEDONO A TREMONTI E SACCONI: DOVE SONO FINITI I DODICI MILIARDI DI ATTIVO DELLA CASSA INTEGRAZIONE DAL 2003 A OGGI

IL CONTRIBUTO CIG PESA MEDIAMENTE PER IL TRE PER CENTO SULLE BUSTE PAGA DELL’INDUSTRIA. MA A IMPRESE E LAVORATORI NE TORNA MEDIAMENTE SOLTANTO UN QUARTO. NELL’ULTIMO DECENNIO SI E’ ACCUMULATO UN ATTIVO DI MOLTI MILIARDI: PERCHE’ NON VENGONO RESTITUITI AI LORO DESTINATARI NATURALI, CON UNA SERIA RIFORMA DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI?

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE n° 3-00964
al ministro dell’Economia e al ministro del Lavoro, della Salute e del Welfare
presentata alla Presidenza del Senato il 30 settembre 2009
dai senatori Ichino, Finocchiaro, Bonino, Chiti, Zanda, Latorre, Morando, Treu, Roilo, Adamo, Antezza, Baio, Barbolini, Bertuzzi, Bianchi, Biondelli, Blazina, Bosone, Cabras, Casson, Ceccanti, Ceruti, Chiaromonte, Della Monica, D’Amborosio, D’Ubaldo, Fontana, Fioroni, Galperti, Maria Pia Garavaglia, Ghedini, Gustavino, Incostante, Legnini, Lusi, Magistrelli, Marcucci, Ignazio Marino, Mauro M. Marino, Mazzuconi, Mercatali, Nerozzi, Passoni, Perduca, Pertoldi, Pignedoli, Pinotti, Poretti, Nicola Rossi, Paolo Rossi, Serafini, Soliani, Tonini, Vimercati, Vita, Vitali

premesso che
   – nel settore dell’industria il contributo gravante sulle buste-paga per la Cassa integrazione guadagni ordinaria ammonta al 2,2% nelle aziende con più di 50 dipendenti, all’1,9% al di sotto di quella soglia; ad esso, per le aziende con più di 15 dipendenti si aggiunge un contributo dello 0,90% per la Cassa integrazione guadagni straordinaria; il contributo complessivo si aggira dunque in questo settore intorno al 3% del monte salari; contributi di minore entità sono previsti nel settore terziario;
   – tali contributi per la Cassa integrazione guadagni nell’ultimo decennio hanno sempre dato all’Inps un gettito superiore ai 3 miliardi di euro annui;
   – a fronte di tale ingentissimo gettito, le prestazioni della Cassa integrazione guadagni (se si sommano intervento ordinario e straordinario) fino al 2007 hanno oscillato tra i 600 e i 900 milioni di euro annui;
   – nei soli anni tra il 2003 e il 2007, come risulta dalla tabella qui sotto riportata, il saldo attivo di questa partita per l’Inps è stato complessivamente superiore ai 13 miliardi di euro;
   – non è dato ancora conoscere il bilancio della Cassa integrazione guadagni per il 2008, né ovviamente per il 2009; ma le proiezioni che possono farsi in proposito sembrano indicare che il saldo passivo di questo ultimo biennio non risulterà superiore a un miliardo di euro;

(milioni di euro)

2003

2004

2005

2006

2007

Cig Ordinaria

Contributi

 

2.329

 

2.564

 

2.514

 

2.636

 

2.878

Prestazioni

379

471

516

422

278

Saldo

+1.950

+2.093

+1.998

+2.214

+2.600

Cig Straordinaria

Contributi

 

826

 

848

 

886

 

937

 

998

Prestazioni

300

379

404

505

424

Saldo

+527

+469

+482

+432

+574

Cig Ordinaria+Straordinaria

Contributi

 

3.156

 

3.412

 

3.400

 

3.573

 

3.876

Prestazioni

679

850

920

927

702

Saldo

+2.477

+2.562

+2.480

+2.646

+3.174

Fonte: Relazione generale trasmessa dal Ministro dell’Economia al Parlamento sulla situazione economica del Paese

si chiede

   – se il ministro dell’Economia e il ministro della Salute, del Lavoro e del Welfare non ritengano che da questi dati emerga una sproporzione grave tra il livello di contribuzione imposto a imprese e lavoratori e le prestazioni che tale contribuzione è destinata a finanziare;
   – se essi non ritengano che un importo almeno pari al saldo attivo riveniente dalla gestione della Cassa integrazione guadagni nell’ultimo decennio debba essere urgentemente restituito alle imprese e ai lavoratori, sotto forma di estensione e rafforzamento del sistema di sostegno del reddito nei casi di sospensione del lavoro o di disoccupazione;
   – per il futuro, se essi non ritengano urgente una congrua riduzione delle aliquote contributive, con corrispondente riduzione del “cuneo” tra costo del lavoro e retribuzioni effettive;
   – tenuto conto del fatto che le imprese di dimensioni medio-piccole fruiscono di fatto della Cassa integrazione guadagni in misura mediamente molto inferiore rispetto a quelle di dimensioni maggiori, se i ministri stessi non ritengano che, per le prime, le aliquote debbano essere ridotte in modo corrispondentemente più incisivo;
   – se infine essi non ritengano che, contestualmente alla riduzione del contributo  per la Cassa integrazione guadagni e al suo agganciamento dinamico all’entità complessiva effettiva delle erogazioni, la relativa copertura assicurativa possa essere offerta dall’Inps anche a comparti che oggi ne sono esclusi, sulla base di accordi sindacali nazionali di settore.

 

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