SIAMO IL PAESE NEL QUALE IL GIORNALE DEL CAPO DEL GOVERNO LANCIA MESSAGGI RICATTATORI AL PRESIDENTE DELLA CAMERA, APPARTENENTE ALLA SUA STESSA MAGGIORANZA. SE IL MINISTRO DELLA FUNZIONE PUBBLICA TEME PER LA STABILITA’ DEL GOVERNO, SI PREOCCUPI DI CHI FA IL GUASTATORE NELLE SUE STESSE FILE. E CERCHI DI CONTROLLARE LE INTEMPERANZE VERBALI: ANCHE QUELLE, IN BOCCA A UN MINISTRO, CONTRIBUISCONO ALLO SFASCIO
Intervista a cura di Giovanna Casadio, pubblicata su la Repubblica del 20 settembre 2009
ROMA — Senatore Ichino, quindi c’è una élite irresponsabile in Italia, pronta al golpe?
“Siamo in un paese in cui dal giornale di proprietà della famiglia del capo del Governo partono avvisi di natura ricattatoria contro il presidente della Camera, appartenentealla stessa maggioranza. Se Brunetta vede all’orizzonte dei segni di sfascio o comunque di una crisi istituzionale, cerchi i responsabili in casa propria”.
E c’è una sinistra “per male” che non riesce a liberarsi dall’abbraccio della cattiva finanza, delle rendite parassitarie editoriali e culturali?
“Anche a questo proposito, Brunetta, se intende prendersela con i conservatori, che gli stanno mettendo i bastoni tra le ruote nel suo disegno di riforma delle amministrazioni pubbliche, farebbe meglio a guardare in casa propria. Su questo terreno il Pd ha preso per primo l’iniziativa di una riforma incisiva; e, se ha criticato il ministro, lo ha fatto per i suoi cedimenti alle resistenze dei colleghi di governo. Tremonti per primo: è lui soprattutto che gli ha legato le mani”.
Voi di sinistra, dice Brunetta, dovreste andare a “mori’ ammazzati”.
“Sono parole che nessun ministro responsabile dovrebbe usare. Anche queste incontinenze verbali contribuiscono allo sfascio istituzionale”.
C’è spazio per il dialogo tra l’opposizione e questo governo?
“In questo primo anno e mezzo di legislatura, il governo ha fatto tutto quello che poteva per impedire il dialogo con l’opposizione sui temi sui quali sarebbe stato necessario. Detto questo, credo che sulle questioni istituzionali, sulla politica estera e sulla risposta a eventi straordinari, come la crisi economica gravissima di quest’anno, il dialogo va cercato sempre”.
Anche con un governo screditato sul piano internazionale?
“Con un governo così screditato il dialogo è più difficile; ma su quei temi va cercato comunque, nonostante gli spazi siano molto ristretti: il nostro Paese ne ha un bisogno vitale: dalla capacità di dialogo almeno su quei temi dipende se siamo una nazione oppure no”.
Le parole del ministro sono un attacco a Repubblica e all’Espresso ?
“È Berlusconi che attacca la stampa di opposizione a testa bassa. Brunetta mi sembra troppo colto per non sapere che la libertà di stampa è soprattutto libertà per la stampa di opposizione”.
Qualche ragione sul parassitismo Brunetta ce l’ha? A quanto pare Montezemolo su questo concorda.
“Qualche ragione ce l’ha. Ma ha il torto politico di esprimerla con invettive indiscriminate, con toni esagitati, che finiscono col rendere inaccettabili le sue prese di posizione. Per esempio, sulla questione dello spettacolo e della musica in particolare: è vero che in questo settore si annidano molte rendite indebite e che c’è tanto da cambiare nel sistema dei finanziamenti pubblici e dell’istruzione. Parlo soprattutto dei conservatori. Ma non si affronta né si risolve un problema di queste dimensioni insultando un’intera categoria.
L’opposizione sta facendo la sua parte? Secondo Brunetta siete stati evanescenti in questo periodo di crisi.
“Nell’Idv vedo una preoccupante debolezza sul piano programmatico; sbagliano troppo spesso il bersaglio. Il Pd, il mio partito, ha messo in campo proposte e iniziative molto serie e potenzialmente efficaci, anche se esse non hanno avuto sempre il giusto risalto; certo il partito ha sofferto di un difetto di leadership. Sono sicuro che il prossimo congresso lo supererà”.