“[…] Un magnifico libro, che è al tempo stesso un racconto autobiografico e una ricapitolazione degli eventi più importanti che hanno segnato il secolo passato […]”

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Lettera inviata da Angelo Elia ai propri amici, colleghi e conoscenti il 5 novembre 2018, in vista dell’incontro svoltosi due giorni dopo a Milano, per la presentazione de La casa nella pineta – Le altre lettere e recensioni del libro sono agevolmente reperibili attraverso la pagina web ad esso dedicata
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Cari Amici, vi segnalo l’invito del professor Pietro Ichino alla presentazione del suo libro La casa nella pineta dopodomani, mercoledì 7 novembre, ore 17.30, presso la Libreria San Paolo di via Pattari.

Si tratta di un (magnifico) libro autobiografico, nel quale si ritrova però una ricapitolazione di eventi corali per tanti aspetti comuni a chi ha vissuto con speranza, tra l’altro, gli esiti e gli slanci del cosiddetto miracolo economico italiano, i germi fecondi del Concilio Vaticano II, i nuovi orizzonti dischiusi dai profeti della nostra epoca, le iniziative politiche e sociali del ’68, gli anni di piombo, le problematiche del lavoro in un mondo affacciato sulla globalizzazione.

Tutte queste e altre ancora, come in un appassionante romanzo, se non fosse per le cicatrici lasciate sulla carne, sono le esperienze vissute in prima persona da Pietro Ichino, a partire da un primo incontro che ebbe da ragazzo con don Lorenzo Milani per poi proseguire attivamente nell’impegno sindacale nelle periferie milanesi e negli organismi cittadini e con battaglie di più lungo respiro in Parlamento sin dagli anni ’80, accanto a coloro che allora potevano a più giusto titolo definirsi padri nobili. E in contemporanea, con pari ampiezza e ricchezza di sfaccettature e intime confessioni, le sue vicende familiari e personali, dal ventennio alla guerra, dai nonni ai genitori, dalla quotidianità al rischio delle nuove brigate rosse, dall’amore per la Versilia a quello per la montagna. Insomma, oso dire, anche se lui si schermirebbe, un vero testimone del e per il nostro tempo, di cui ho avuto il privilegio di sperimentare la rettitudine di intenzioni, il coraggio civile, la competenza professionale, la semplicità dell’approccio, sulle orme dell’indimenticabile e schivo padre Luciano, già Presidente del Collegio sindacale della vecchia Comit. […] Un caro saluto

Angelo Elia

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