IUS SOLI: CHE COSA È VERAMENTE ACCADUTO SABATO 23 DICEMBRE 2017

Non è stato certo l’incidente casuale della mancanza del numero legale, alla fine dell’ultima sessione del Senato della XVII legislatura, a impedire l’approvazione del disegno di legge sul diritto di cittadinanza degli immigrati

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Una puntualizzazione rispetto a quanto riportato da alcuni quotidiani, 28 dicembre 2017 – In argomento v. anche
La legge sullo ius soli all’esame del Senato    .
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Sabato 23 dicembre, al termine di una intera settimana in cui il Parlamento era stato impegnato nella discussione sulla Legge di Bilancio per approvarla prima dell’imminente fine della Legislatura, che sarebbe stata decretata dal Presidente della Repubblica subito dopo Natale, e al termine di una seduta incominciata alle nove, nella quale il Senato aveva con numerose votazioni approvato in via definitiva quella legge, tutti sapevano che non ci sarebbe stato il tempo neppure per incominciare la discussione del disegno di legge sullo ius soli, sul quale era preannunciato l’ostruzionismo della Lega e il disimpegno della componente centrista della maggioranza. Per questo, intorno all’una, i senatori hanno incominciato ad abbandonare l’Aula e io tra questi. Inopinatamente, nel corso delle ultime battute, il senatore Calderoli ha chiesto la verifica del numero legale; avvertito dall’avviso diffuso dagli altoparlanti, sono immediatamente tornato in Aula ma non ho fatto in tempo a reinserire il mio badge per far figurare la mia presenza. Uno sfortunato incidente, del quale sono molto rammaricato; è chiaro però a chiunque che non sono stati i 19 senatori della maggioranza formalmente mancanti in quel momento per il numero legale a impedire l’approvazione del disegno sullo ius soli, che non avrebbe comunque mai potuto essere varato prima dello scioglimento delle Camere.

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