DOMANDE E RISPOSTE SUL PROGAMMA PD IN MATERIA DI GIUSTIZIA

Il contenuto del documento elettorale è, effettivamente, un po’ scarno su questa materia; ma, sia pure in modo sintetico le misure più rilevanti vi sono indicate chiaramente

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Lettera pervenuta il 21 febbraio 2018 – In argomento v. anche la mozione presentata in Senato a mia prima firma
Per una Giustizia più rapida ed efficiente               .
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Giustizia del lavoroGentile senatore, grazie mille per le informazioni e i commenti che condivide sul suo sito. Trovo le sure riflessioni particolarmente responsabili. Per questo motivo vorrei rivolgerle una domanda.
Ho letto i programmi del PD, M5S e LE. Pur trovando cose buone in ciò che il PD propone e ritenendolo un partito più affidabile degli altri due, sono rimasto colpito dalla mancanza di attenzione ai problemi della giustizia nel suo programma. Se non sbaglio, nel programma del PD non si presta molta attenzione ai seguenti problemi:
– corruzione e riciclaggio (LEU propone cose del tipo: abbassamento della soglia dell’uso del contante, etc.)
– abuso del ricorso in cassazione (M5S propone cose del tipo: il ricorrente rischia di vedersi inasprita la pena, etc.)
– problema dell’eccessiva facilità con cui si prescrivono i reati (M5S propone la sospensione della prescrizione dalla conclusione del processo di primo grado, etc.)
– problema della sicurezza finanziaria (M5S propone la separazione tra banche commericiali e banche d’affari, etc.).
Ritiene che questi siano temi importanti a cui il PD non presta sufficiente attenzione o mi sto sbagliando e il PD ha fatto e/o propone di agire efficacemente su questi temi?
Grazie mille per l’attenzione. Cordialmente,
Matteo Bianchetti 

Il programma del Partito democratico per la Giustizia è effettivamente alquanto scarno; ma, sia pure in modo sintetico, le misure più rilevanti vi sono indicate chiaramente.
1) Sul contrasto alla corruzione nella legislatura che si sta chiudendo si è già fatto molto: si è provveduto sia a inasprire le pene principali, sia a inserire pene accessorie (per esempio la riparazione pecuniaria), che prima non erano previste. Si è anche ampliata la casistica di chi può commettere il reato di concussione propria e si è rivista
ad hoc la norma sul patteggiamento rendendo obbligatoria la restituzione per accedervi. Sono stati rafforzati i poteri dell’ANAC. In materia di circolazione di denaro contante si è tornati al limite di 1000 euro per i casi di utilizzo (acquisto gioielli, “compro oro”) particolarmente esposti al rischio riciclaggio. Ora il programma del Pd per la prossima legislatura prevede che gli effetti di queste misure vengano monitorati pragmaticamente, per consolidare ciò che funziona bene e cambiare ciò che dovesse rivelarsi inefficace o produttivo di effetti collaterali indesiderati.
2) Del contrasto all’abuso del ricorso per Cassazione il programma non parla. Tra gli esperti è prevalso l’orientamento a lasciare le cose come stanno, sia in sede civile sia in sede penale. La proposta del M5S su questo punto mi sembra che contenga una… sgrammaticatura: il compito di infliggere la pena, determinandone l’entità in relazione al caso concreto, compete al giudice di merito e non alla Corte di Cassazione.
3) In materia di prescrizione le regole sono state inasprite severamente. Con la riforma Orlando è appena stata introdotta la sospensione del decorso della prescrizione in caso di impugnazione. Non sono previste nel programma del Pd ulteriori irrigidimenti, che, peraltro, rischierebbero di configgere col principio della “ragionevole durata del processo”.
4) La separazione tra banche d’affari e banche commerciali poco c’entra col riciclaggio e la sicurezza finanziaria. Essa è comunque ritenuta opportuna: servizi finanziari e normale attività commerciale bancaria devono essere svolti da enti diversi. In questa direzione si stanno muovendo anche le nuove regole europee ed è corrispondentemente orientato il Pd.

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