AMAZON – 1. IL BRACCIALE DELLA DISCORDIA
Nessun controllo a distanza; ma è bastato che l’apparecchio fosse in forma di bracciale per scatenare una dura polemica riferita a una questione di peso modestissimo: leggi il mio primo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 468.
AMAZON – 2. LE POLEMICHE CHE GIRANO A VUOTO
È on line la mia intervista al Corriere Fiorentino di ieri, nella quale rispondo a Piero Grasso ed Enrico Rossi (LeU), che imputano al Jobs Act la responsabilità di avere consentito alla multinazionale americana di progettare l’introduzione in azienda del nuovo strumento di lavoro. Il bracciale brevettato serve soltanto a facilitare il reperimento dell’oggetto giusto sugli scaffali e a segnalare l’eventuale errore: se fosse finalizzato al controllo a distanza sul lavoro, in Italia sarebbe vietato ora, come lo sarebbe stato prima della riforma del 2015.
IL M5S E LA VOLATILITÀ DELLA “BUONA POLITICA”
Il leader grillino Di Maio, per accreditarsi come candidato affidabile alla guida del Paese, compie una svolta a U rispetto a quanto sempre sostenuto dal suo partito in tema di UE e moneta unica: leggi il mio secondo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 468.
GLI EFFETTI DEGLI INCENTIVI E DELLA RIFORMA DEI LICENZIAMENTI
Un giuslavorista aperto al confronto con gli economisti del lavoro discute dell’impatto della riforma del lavoro sullo stock e i flussi occupazionali, contestando metodo e risultati di una ricerca in proposito: è on line l’intervento inviato da Valerio Speziale, professore di diritto del lavoro nell’Università di Chieti e Pescara, scritto espressamente per questo sito. A questo intervento risponde punto per punto Andrea Ichino, nello stesso post. Il dibattito è comunque aperto a chiunque intenda intervenire.
IL CONTRATTO NON PROTEGGE I MOLESTATORI DI STUDENTESSE
La spiegazione fornita dagli apparati ministeriali per giustificare il differimento sine die del provvedimento disciplinare nei confronti dei due professori di Roma e Riccione, basata su di un preteso difetto del contratto collettivo applicabile, è totalmente sprovvista di fondamento: leggi in proposito la lettera di Sylvia Kranz, promotrice e responsabile del Servizio interprovinciale per la prevenzione e risoluzione delle patologie del rapporto di lavoro, e la mia risposta.
DIECI ANNI IN PARLAMENTO: LUCI E OMBRE
Oggi su Libero è uscita l’intervista nella quale Elisa Calessi mi chiede le ragioni della mia non ricandidatura, una valutazione dell’esperienza compiuta in quest’ultimo decennio in Parlamento, il perché della brusca diminuzione che si profila della presenza in Parlamento di professori e intellettuali, quel che penso dei rapporti tra il mestiere di studioso e quello di politico.
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