PER UN’ITALIA EUROPEA MEGLIO VOTARE +EUROPA O PD?
Con la sua scelta nettissima in senso europeista e aperturista, è utilissima anche la lista +Europa di Bonino e Della Vedova; ma è indispensabile il successo di un grande partito capace di unire sulla stessa scelta milioni di elettori, al di là degli steccati ideologici. Leggi il mio editoriale telegrafico di oggi.
LA VERA POSTA IN GIOCO NELLE ELEZIONI DEL 4 MARZO
Se andrà al Governo uno schieramento “indipendentista” (M5S-Lega-FdI), questo significherà l’autoesclusione dell’Italia dal progetto di un’Eurozona più democratica e più integrata, oggi perseguito con grande determinazione da Francia e Germania: leggi il fondo di Sergio Fabbrini sul Sole 24 Ore di ieri (l’autore è professore di Scienza Politica e Relazioni Internazionali alla LUISS).
GLI OBIETTIVI STRATEGICI PER SFIDARE IL FRONTE DEI SOVRANISTI
Globalizzazione, Europa, euro e accoglienza responsabile: quattro pilastri da contrapporre alla demagogia di chi propone la ricostruzione di sovranità nazionali, o addirittura regionali come soluzione dei problemi. Leggi l’articolo di Giuliano Cazzola sul Foglio del 2 gennaio.
LA VERITÀ MALCELATA SULLE NOSTRE PENSIONI
Sia il Centro-Destra sia i 5 Stelle chiedono che la legge Fornero venga cancellata; ma il primo non spiega come farebbe a finanziare la maggior spesa conseguente; il M5S dice che colmerebbe il buco tagliando le cosiddette «pensioni d’oro»: senonché il taglio drastico (oltretutto incostituzionale) non basterebbe affatto. Leggi il fondo di Alberto Alesina e Francesco Giavazzi pubblicato sul Corriere della Sera del 2 gennaio.
GLI SBAGLI E I MERITI DI RENZI
Il segretario del Pd ha saputo compiere il miracolo di rivitalizzare una legislatura che sembrava morta; poi, dopo il referendum dell’anno scorso, è parso perdere la bussola della “riforma europea”; ma è subito tornato a porre questa scelta in modo inequivoco al centro del programma del Pd: ed è quanto oggi è indispensabile. Leggi la mia intervista a cura di David Allegranti sul Foglio, a seguito del mio editoriale telegrafico Bilancio di una legislatura.
TONINI VALUTA LA SUA QUARTA (E ULTIMA) LEGISLATURA
“In questi cinque anni è stato fatto tanto, si è riusciti a percorrere il ‘sentiero stretto’ senza cadere nel burrone della recessione o in quello dell’esplosione del debito pubblico”. Leggi l’intervista di Giorgio Tonini, senatore Pd e presidente della Commissione Bilancio, pubblicata sabato dal quotidiano della sua città Il Dolomiti. Segue il commento, di cui condivido anche le virgole, di Stefano Ceccanti.
UN PRESIDENTE PERMALOSO, CHE NON RICONOSCE I PROPRI ERRORI
La sua lettura affrettata di un mio tweet ha fatto sì che io mi sia visto notificare da lui una censura senza che neppure ne conoscessi il motivo; per poi scoprire che essa era basata su di un equivoco evidente. Leggi il provvedimento disciplinare del 7 novembre, la mia lettera di richiesta dei motivi, la risposta del Presidente Grasso, il mio commento e il mio reclamo, a tutt’oggi privo di alcuna risposta. È davvero incredibile che un magistrato penale, quale egli è, non si renda conto dell’assurdità del provvedimento.