RENZI DEVE PUNTARE AI VOTI DI CHI VUOLE LA NUOVA UE
Per conquistare quel 40 per cento di elettori che hanno apprezzato l’operato degli ultimi due Governi e che hanno votato Sì al referendum, il segretario Pd deve impostare una campagna elettorale coerente con la strategia europea perseguita dall’Italia negli ultimi anni: leggi la mia intervista pubblicata sul Foglio venerdì.
DIALOGO TRA UN ECONOMISTA E UN GIURISTA SUL JOBS ACT
Una volta tanto a ruoli invertiti: l’economista contrario alla riforma, il giuslavorista ad essa favorevole; ma a ben vedere il dissenso di fondo riguarda la struttura del mercato del lavoro in cui essa si applica. Leggi il fitto scambio epistolare di questa estate tra me e Lorenzo Sacconi, professore nell’Università di Trento. Ho redatto una tabella sintetica degli argomenti contrapposti per consentire ai lettori di avere un’idea del contenuto del dialogo in modo più rapido.
LIBERO: IL JOBS ACT NON HA AUMENTATO I LICENZIAMENTI
La riforma del 2015 non ha causato affatto una “precarizzazione” dei rapporti di lavoro, ma sta solo rendendo più fluido il passaggio dalle aziende meno produttive a quelle più capaci di valorizzare il lavoro dei loro dipendenti. Leggi la mia intervista pubblicata venerdì su Libero. Sullo stesso tema v. anche un vivace scambio di opinioni tra un lettore e me.
MERCATO DEL LAVORO: L’EREDITÀ DELLA CRISI E IL PESO DEL DEBITO
Sul versante del lavoro dal 2015 le cose sono andate un po’ meglio, ma peggio che nella maggior parte della UE: perché noi non abbiamo ancora risolto il problema del debito pubblico, né rimosso le grandi strozzature, tasse e burocrazia innanzitutto, che frenano la crescita del Pil. Leggi l’articolo di Luca Ricolfi sul Messaggero di sabato, disponibile anche sul sito della Fondazione David Hume, che aiuta a riportare il dibattito sul Jobs Act sui giusti binari.
L’ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO SERVE PER EDUCARE I GENITORI
L’elevata disoccupazione giovanile è anche un effetto delle indicazioni sbagliate che le famiglie danno ai ragazzi su come affrontare il mercato del lavoro: leggi il mio editoriale telegrafico per la Nwsl n. 460.
L’AUMENTO AUTOMATICO DELL’ETÀ DI QUIESCENZA È DEL 2010
L’adeguamento periodico dell’età del pensionamento di vecchiaia all’aspettativa di vita è stato introdotto originariamente da una legge del ministro del Lavoro Sacconi del 2010. Leggi la precisazione nel messaggio di un lettore.
IL LAVORO AGILE APPESANTITO
L’obbligo di caricare sul sito del ministero del Lavoro il testo di ciascun accordo individuale di smart working costituisce un aggravio dell’adempimento amministrativo previsto dalla legge. Leggi la lettera di un frequentatore di questo sito, che chiede un ripensamento sul punto da parte del dicastero.