“Per me il confronto non è più destra/sinistra ma ‘aperto’ contro ‘chiuso’, Europa sì contro Europa no.”
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Brani da un’intervista a Benedetto Della Vedova, sottosegretario agli Esteri, a cura di Mauro Favale, pubblicata su la Repubblica, 15 ottobre 2017 – Questo e gli altri documenti e interventi pubblicati su questo sito in argomento sono raccolti nel portale Il nuovo spartiacque politico mondiale .
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Roma – “Un progetto come il nostro non è spendibile con gli etno-nazionalisti di Matteo Salvini, con gli anti-euro e con chi sta con loro. E nemmeno cojn Luigi Di Maio che minaccia l’Europa”. Gli interlocutori, a questo punto, per Benedetto Della Vedova, radicale, sottosegretario agli Esteri, leader di “Forza Europa”, non possono che essere “il Pd, Matteo Renzi, Paolo Gentiloni”.
L’alleanza è fatta?
“Non c’è nulla di già deciso: a legge elettorale approvata discuteremo. Detto questo, per me il confronto non è più destra/sinistra ma “aperto” contro “chiuso”, Europa sì contro Europa no.”
Renzi talvolta non è tanto tenero con la UE.
“Qualche volta ha ceduo all’idea di usare la UE come capro espiatorio e non condivido il suo attacco al Fiscal Compact; ma ricordo che l’exploit del 2014 arrivò proprio perché Renzi scelse la chiave europeista.”
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Renzi pensa che attraverso Forza Europa sia possibile coinvolgere personalità che vanno da Carlo Calenda a Emma Bonino. È così?
Molte personalità hanno partecipato alle nostre iniziative condividendone lo spirito, da Carlo Cottarelli a Oscar Giannino, a Calenda. Ma nessuno di loro è arruolato. Poi c’è Emma Bonino: la sua decisione verrà presa nell’ambito di Radicali Italiani che avranno il congresso a fine mese. Noi andiamo avanti. La nostra piattaforma è aperta a tutti i riformatori europeisti.”
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