PER RIDURRE GLI ABUSI DELLA 104 NEL SETTORE PUBBLICO

Una proposta ragionevole per moralizzare l’utilizzazione dei permessi previsti per l’assistenza ai parenti invalidi, che nel settore pubblico fanno registrare diffusissimi comportamenti fraudolenti

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Messaggio pervenuto il 2 settembre 2017 – In materia di abusi dei permessi previsti dalla legge n. 104/1992 v. anche il mio editoriale telegrafico del 20 febbraio scorso
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Legge-104Ill.mo Senatore, mi permetto di esprimerLe una brevissima considerazione in relazione alla fruizione della l.104 da parte del lavoratori dipendenti. L’Aran sta cercando d’introdurre alcuni vincoli per limitare i disagi che l’assenza può creare al posto di lavoro del fruitore . Non credo che la programmazione sia un deterrente, ma può diventarlo l’obbligo di consentire la fruizione dei permessi solo per l’accompagnamento di persone disabili a visite o analisi. Solo con la dichiarazione di un medico pubblico o privato o di un centro analisi inviata via mail dagli stessi  ai posto di lavoro, i quali attesteranno la presenza dell’accompagnatore si avrà la certezza di un corretto utilizzo dei permessi. E si porrà fine a casi odiosi di assenze il venerdi , sabato o il lunedi, o nei giorni di apertura pomeridiana, o nei giorni tra una festività e l’altra. O un caso eclatante di un dipendente residente in Veneto che fruisce della legge 104 in favore di un disabile residente in Sicilia. Molto cordialmente
Lettera firmata

Mi sembra una proposta molto ragionevole. La inoltro a chi ha la competenza per valutarla e accoglierla.    (p.i.)

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