SE D’ORA IN POI SI IMPEDISCE LA FORNITURA DI ELETTRICITÀ, GAS E ACQUA POTABILE A QUALSIASI NUOVA ABITAZIONE COSTRUITA SENZA LICENZA, VIENE MENO L’INTERESSE A COSTRUIRLA
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Editoriale telegrafico di mezza estate, 16 agosto 2017 – In argomento v. anche La cultura delle regole è la vera infrastruttura che ci manca; inoltre l’articolo di mio fratello Andrea e mio pubblicato sul Corriere della Sera esattamente vent’anni fa, Il Mezzogiorno e la cultura delle regole .
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Certo, abbattere la casa abusiva in cui una famiglia ha la propria residenza è scelta politica molto problematica. Discutiamone. Ma forse ancora più importante sarebbe riuscire a togliere all’industria delle costruzioni abusive ogni possibile futuro, impedendo drasticamente che di case abusive se ne aggiungano di nuove. Come? Per scoraggiare in modo efficace chiunque possa avere interesse a un nuovo abuso edilizio basterebbe togliergli ogni prospettiva di avere le forniture di elettricità, gas e acqua. Finora i gestori di questi servizi sono stati troppo corrivi? D’ora in poi multe salate per ogni allacciamento indebitamente concesso, e, in caso di recidiva, revoca della concessione. Se lo si farà con rigore e con adeguata pubblicità preventiva, tutti sapranno in anticipo che le nuove case abusive saranno inabitabili: verrà dunque meno ogni interesse a costruirne di nuove. Fino a oggi non lo si è fatto perché l’abusivismo non è solo il comportamento di chi costruisce senza licenza, ma è un fatto sistemico, che in ampie zone del Paese ha coinvolto anche amministrazioni locali ed erogatori dei servizi, in un contesto di drammatico difetto ambientale di cultura delle regole. Voltar pagina rispetto a questa catastrofe civica, se il Governo centrale lo decide, è dunque fattibile. C’è persino chi sostiene che il Governo potrebbe realizzare questa importante “riforma” anche a legislazione invariata, usando soltanto i poteri di cui già dispone. Sarebbe un modo eccellente per il Governo Gentiloni per concludere il mandato nel segno della tutela dell’ambiente e della civicness. Il ministro per l’Ambiente che cosa ne pensa? E il M5S, che si candida a governare il Paese nella nuova legislatura?
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