LA RIVOLUZIONE POLITICA DI MACRON

“Destra-sinistra? Non è più questo il discrimine fondamentale. Macron si giocherà tutto sull’Europa”

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Brani estratti da una intervista a cura di Stefano Montefiori, pubblicata sul
Corriere della Sera del 16 maggio 2017, al politologo Dominique Reynié, professore alla facoltà di Scienze politiche della Sorbona e capo della Fondation pour l’innovation politique – Sullo stesso tema v. gli altri interventi e documenti raccolti nel portale Il nuovo spartiacque politico mondiale     .
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Il politologo Dominique Reynié

Il politologo Dominique Reynié

“Un presidente ex ministro della sinistra il giorno dopo l’insediamento nomina un premier di destra e vola a Berlino dalla cancelliera Merkel: più che audace è radicale. Emmanuel Macron ridisegna il panorama politico, essere di destra o di sinistra non conta più, il punto è essere pro o contro l’Europa”. […]

Il politologo vicino alla destra Dominique Reynié, docente a Sciences Po e direttore della Fondation pour l’innovation politique, pensa che il presidente Macron si stia giocando tutto e subito.

Perché Macron ha scelto un premier di destra come Édouard Philippe?
Per molte ragioni concorrenti. La prima è che il presidente spera così di saldare un patto con i tanti elettori di destra che hanno votato per lui alle presidenziali, e dei quali ha bisogno alle legislative di giugno. Ignorarli avrebbe avuto costi politici piuttosto alti.

Poi?
Macron vuole rilanciare la politica europea, ma per essere credibile deve rimettere a posto i conti e l’economia della Francia […]. Per un progetto così ambizioso ha bisogno di una maggioranza forte e quindi anche degli uomini di destra che condividono la scelta fondamentale europea.

“Il partito socialista è morto”, dice l’ex premier Valls, e un esponente dei Républicains va a  fare il premier per Macron. Qual è l’obiettivo del presidente?
Ricomporre lo scenario politico sulla base di due nuovi schieramenti: dalla sua parte l’Europa e i grandi partiti tradizionali mescolati con il movimento La République En Marche; dall’altra parte il rigetto dell’Europa e i populisti.

Jean-luc Mèlenchon ha rilasciato una dichiarazione durissima in cui accusa Macron di cesarismo e di volere i pieni poteri.
Per Mélenchon questa situazione è formidabile. Da una parte una specie di unità nazionale pro-Europa, dall’altra le forze anti-Europa di cui lui punta a diventare il leader, e che al primo turno della presidenziale hanno raggiunto il totale da record del 49,6%.  […]

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