HA FATTO IL POSSIBILE PER FAR FALLIRE LA RIFORMA MAGGIORITARIA PROMOSSA DA RENZI, ORA SI OPPONE ANCHE AL MATTARELLUM PERCHÉ NON CONVIENE ALL’MDP; CHI PENSA DI CONVINCERE ACCUSANDO RENZI DI PROGETTARE UN’INTESA CON FI DOPO LE ELEZIONI?
Editoriale telegrafico per la Nwsl n. 431, 3 aprile 2017 – In argomento v. anche Bersani e D’Alema: scissione anche da loro stessi?
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Sul piano personale ho una grande simpatia per Pierluigi Bersani. Ma quando leggo quel che ha detto a Napoli, all’assemblea del neonato MDP, mi chiedo se non abbia perso del tutto quel buon senso che fino a qualche anno fa era stato il suo forte. Titolone a pagina 7 della Stampa del 2 aprile: “Bersani attacca Renzi: fa l’alleanza con Berlusconi”; sue parole riportate nell’articolo: “Alla fine [Renzi] farà la pensata di allearsi con Berlusconi. Auguri: aprirà la strada ai barbari”. Ora, si può accusare Renzi di tutto, ma anche l’avversario più fazioso gli deve riconoscere di aver fatto il possibile e l’impossibile – anche il cosiddetto patto del Nazareno con l’avversario Berlusconi! – per dare al Paese un sistema politico-istituzionale di tipo maggioritario che consentisse al partito più forte di governare senza alleanze spurie. Questa era l’essenza della riforma costituzionale e della correlata legge elettorale, che il referendum del 4 dicembre scorso ha affossato; e ad affossarle ha dato un contributo decisivo proprio Pierluigi Bersani, insieme agli altri compagni oggi co-fondatori dell’MDP. Non è tutto: proprio per evitare al Paese la prospettiva dell’ingovernabilità derivante dall’esito del referendum costituzionale, con la conseguente necessità di dar vita a maggioranze eterogenee, contraddittorie e rissose, oggi Renzi sta facendo un estremo tentativo di riforma elettorale di tipo maggioritario, con il ritorno al Mattarellum; ma uno degli ostacoli maggiori che questa riforma incontra sul suo cammino parlamentare è proprio l’ostilità dell’MDP fondato da Pierluigi Bersani. Il quale MDP difende il sistema proporzionale, cioè proprio il sistema che renderà inevitabili le alleanze spurie. Che lo stesso Bersani ora imputi a Renzi di progettare una maggioranza con Forza Italia, anzi addirittura di “aprire le porte ai barbari”, è né più né meno che un’offesa all’intelligenza di chi lo ascolta.
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