LA MEJOR DEFENSA DE LA CONSTITUCIÓN ES SU REFORMA
In Spagna centrosinistra e centrodestra si accordano per la necessaria riforma costituzionale; e l’intesa ha un’ottima probabilitaà di essere concludente. Da noi la faziositaà dominante impedisce un accordo bi-partisan non solo sulla riforma costituzionale e sulla legge elettorale, ma persino sui regolamenti dei due rami del Parlamento. Leggi l’editoriale telegrafico di Alessandro Maran per la Nwsl n. 419.
I REFERENDUM PROMOSSI DALLA CGIL – 1. UNA NOTA TECNICA
Il primo dei tre mira ad abrogare le norme sui licenziamenti della legge Fornero 2012 e della riforma del 2015, e nel contempo a introdurre una norma che non è mai esistita: quella che estende l’applicazione l’articolo 18 a tutti i datori di lavoro con più di 5 dipendenti. Ma in questo modo non è più un referendum soltanto abrogativo, bensì anche propositivo; e il referendum propositivo è stato bocciato il 4 dicembre scorso. Leggi la scheda tecnica sui tre nuovi quesiti referendari.
REFERENDUM CGIL – 2. NON TORNIAMO INDIETRO DI TRENT’ANNI!
L’iniziativa mira ad azzerare un’evoluzione che è incominciata con la legge Treu del 1997 e addirittura a estendere l’ingessatura dei rapporti anche alle piccole imprese. Si deve evitare anche di azzoppare la riforma per evitare il referendum: la cosa peggiore che possa accadere al Paese è fermarsi in mezzo al guado. Leggi
– la mia intervista di venerdì a Repubblica;
– la mia intervista di venerdì al Giornale di Sicilia.
ANCORA UN EPISODIO DI PESSIMA INFORMAZIONE SUL MERCATO DEL LAVORO
L’inspiegabile comportamento del quotidiano La Stampa, che pubblica un articolo vistosamente poco accurato, sotto un titolo gravemente fuorviante, e poi rifiuta, senza alcuna motivazione, di pubblicare un intervento di dissenso e rettifica: leggi la mia lettera al Direttore.
LA REPLICA DI GENTILONI IN SENATO
“Proseguiamo nell’azione volta ad attrezzare l’Italia per l’era della globalizzazione, che sta producendo uno straordinario progresso; ma a chi vuole difendere l’idea della società aperta, dell’apertura e non dei muri, spetta occuparsi del sostegno di chi nella transizione resta indietro”: leggi l’intervento svolto mercoledì da Paolo Gentiloni al termine della discussione sulla fiducia al suo nuovo Governo in Senato.
DALL’OPPOSIZIONE UNA VOCE DI SAGGEZZA
“Quelli che hanno la sfacciataggine di accusare il nuovo premier di non essere votato dal popolo sono gli stessi che, bocciando la riforma costituzionale e puntando sul sistema proporzionale, hanno impedito anche che il futuro presidente sia scelto direttamente dagli elettori“: leggi la dichiarazione di voto della senatrice Patrizia Bisinella, eletta nelle liste della Lega, ora nel Gruppo Misto, in occasione del voto di fiducia al nuovo Governo Gentiloni.
SULL’EGUAGLIANZA AL RIBASSO NELLE SCUOLE MATERNE
Critica di una delibera comunale milanese che vieta negli asili con famiglie più agiate le iniziative extra-curricolari a pagamento, sul presupposto che gli altri asili ne restano privi: meglio, piuttosto, imporre un regime solidaristico nel quale i più ricchi paghino anche per i più poveri. Leggi il corsivo di Andrea Ichino, pubblicato sul Corriere della Sera di lunedì scorso.
UNA PROPOSTA DI MODIFICA DEL REGOLAMENTO DEL SENATO
Tra le altre nuove disposizioni: la “sfiducia costruttiva”, per dare maggiore stabilità ai governi in un periodo in cui si preannuncia una forte volatilità delle maggioranze, e il divieto della prassi di stabilizzare di fatto i dipendenti dei gruppi disciolti, da tempo invalsa nei due rami del Parlamento: scarica la proposta presentata dal senatore Enrico Buemi e da me mercoledì.
WHERE WERE TRUMP’S VOTES? WHERE THE JOBS WEREN’T
Un punto di vista interessante sulle cause della vittoria di Trump: “Gli elettori bianchi meno istruiti avevano un forte motivo economico per votare contro lo status quo: quasi tutti i guadagni dalla ripresa economica sono passati sopra la loro testa senza toccarli; ne hanno beneficiato di più gli ispanici, i neri e gli asiatici”. Leggi l’articolo di Eduardo Porter pubblicato sul New York Times di martedì.
Anche se il Senato lavora fino a giovedì, questa è l’ultima Nwsl del 2016 – A tutti gli iscritti alla mailinglist i più cordiali auguri di un Natale sereno e, se possibile, anche di un sereno 2017 – Arrivederci a metà gennaio!