LA PAGELLA AL GOVERNO RENZI SUL LAVORO
Voti eccellenti su diverse parti molto importanti del Jobs Act. Buoni anche su incentivi alla produttività e al welfare aziendale. Ma alcuni voti negativi dove si è lasciata la penna in mano ai nemici della semplificazione. E un voto pessimo per l’implementazione del capitolo sui servizi per l’impiego: è on line una mia valutazione analitica – e senza sconti – dei ben sedici provvedimenti legislativi varati dal Governo nei suoi tre anni di vita, con voti dall’1 al 10.

Paolo Gentiloni

UN AUGURIO E UN SUGGERIMENTO AL NUOVO PREMIER
Da D’Alema a Berlusconi, da Gasparri a Vendola, tutti hanno giurato di essere pronti a votare subito una riforma costituzionale semplice, ridotta all’osso. Se si troverà l’accordo sulla legge elettorale, perché non puntare anche a questo obiettivo ulteriore, vitale per la credibilità del Paese? Leggi il mio primo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 418.

LE INCOERENZE DEI NOSTRI ANTIPOLITICI
Gran parte del fronte del No protesta contro “il quarto governo non eletto direttamente dal popolo”, ma al tempo stesso propugna un sistema nel quale i governi necessariamente si decidono nel chiuso del Palazzo. Leggi il mio secondo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 418.

IL VERO SIGNIFICATO DEL “NO”, VISTO DA MICHELE SERRA
Tecnicamente, il “no” questo significa: tutto come “prima di prima di Renzi”, ovvero il ritorno a un sistema in cui il Governo non è scelto dagli elettori, ma dagli inquilini del palazzo con le loro alchimie: leggi l’Amaca di Michele Serra pubblicata su la Repubblica di ieri.

Andrea Ichino

CHE COSA DICONO DAVVERO I DATI INPS SUGLI EFFETTI DEL JOBS ACT
Gli incentivi fiscali alle assunzioni in vigore nel 2015 hanno solo anticipato al primo anno del biennio 2015-16 l’effetto potenziale del Jobs Act, che altrimenti si sarebbe spalmato su tutto il periodo; ma resta il dato di 815.089 assunzioni stabili in più rispetto al biennio precedente: leggi l’editoriale di Andrea Ichino pubblicato sul Corriere della Sera di lunedì scorso.

L’aula della Commissione Lavoro del Senato

CHE COSA CONTIENE LA LEGGE DI BILANCIO
IN MATERIA DI LAVORO E DI WELFARE
Decontribuzione totale per l’assunzione dei giovani all’esito dell’alternanza scuola-lavoro, anticipo pensionistico (APE), misure di sostegno per la famiglia e le persone in stato di indigenza. Ma anche qualche misura di natura troppo assistenzialistica vecchia maniera (come quella sui “lavoratori socialmente utili” calabresi). Leggi la relazione che ho svolto alla Commissione Lavoro del Senato sul disegno di legge di bilancio 2017 martedì scorso.

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