L’ORIENTAMENTO PREVALENTEMENTE FAVOREVOLE (PIÙDEL DOPPIO RISPETTO A QUELLO CONTRARIO) DEI PROFESSORI DI DIRITTO COSTITUZIONALE ALLA RIFORMA APPROVATA DAL PARLAMENTO, SULLA QUALE VOTEREMO NEL PROSSIMO AUTUNNO
Riproduco qui un servizio pubblicato dalla Rivista Quaderni costituzionali (a. XXXVI, n. 2, giugno 2016), contenente dieci domande redazionali e le risposte dei professori di diritto costituzionale di diversi Atenei italiani Gaetano Azzariti, Enzo Balboni, Raffaele Bifulco, Roberto Bin, Francesca Biondi, Giuditta Brunelli, Beniamino Caravita, Paolo Caretti, Stefano Ceccanti, Marcello Cecchetti, Pietro Ciarlo, Salvatore Curreri, Marilisa D’Amico, Filippo Donati, Tommaso Edoardo Frosini, Maria Cristina Grisolia, Tania Groppi, Enrico Grosso, Giovanni Guzzetta, Fulco Lanchester, Vincenzo Lippolis, Nicola Lupo, Andrea Morrone, Silvia Niccolai, Marco Olivetti, Andrea Pertici, Barbara Pezzini, Cesare Pinelli, Giusto Puccini, Emanuele Rossi, Antonio Ruggeri, Carmela Salazar, Giulio Salerno, Gino Scaccia, Sandro Staiano, Giovanni Tarli Barbieri, Diletta Tega, Giulio Vigevani – In argomento v. anche le slides della mia relazione su
La riforma costituzionale su cui voteremo a ottobre e la Guida ragionata alla stessa riforma curata da Carlo Fusaro
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LE DIECI DOMANDE DELLA RIVISTA QUADERNI COSTITUZIONALI
1. Quale valutazione dà del procedimento di revisione seguito in questa occasione dalle due Camere del Parlamento su iniziativa del Governo? In particolare come lo giudica alla luce della proposta di iter in deroga che era stata approvata nel primo anno della Legislatura (iter poi interrotto nell’autunno 2013)?
2. Più specificamente qual è il suo giudizio sulla legittimazione del Parlamento della XVII Legislatura a varare riforme di rango costituzionale dopo la sentenza 1/2014 della Corte costituzionale?
3. Quale valutazione dà del concorso del Parlamento, e all’interno di questo rispettivamente del Senato e della Camera, al testo approvato, poi sottoposto a referendum ex art. 138.2? A suo avviso quali emendamenti parlamentari hanno «migliorato» o, al contrario, «peggiorato» il progetto governativo?
4. In che misura, e per quali oggetti, la legge di revisione appare in linea di continuità con gli ultradecennali tentativi di riformare la Costituzione, Parte II; e in che misura, al contrario, essa costituisce una rottura rispetto all’evoluzione registratasi dagli anni ’80 in poi?
5. Quali sono i maggiori pregi della riforma costituzionale sottoposta a referendum?
6. Quali sono i limiti più rilevanti della riforma costituzionale sottoposta a referendum?
7. Quali sono le incognite più rilevanti legate all’attuazione della riforma costituzionale sottoposta a referendum?
8. Come giudica la previa approvazione di una nuova legge elettorale per la Camera e come, in particolare, il combinarsi di questa specifica nuova legge elettorale con l’eventuale nuovo assetto dell’ordinamento delineato dalla riforma?
9. Quali sono i più cruciali successivi adempimenti lasciati al legislatore in caso di entrata in vigore della riforma? Inoltre, al fine di perseguire gli obiettivi dichiarati della riforma e una sua attuazione coerente con essi, sulla base della risposta al punto 5, quali sono i suggerimenti de jure condendo che si sente di indirizzare ai diversi soggetti dell’ordinamento?
10. Qual è la sua valutazione delle opinioni manifestate da alcuni giuristi in relazione al referendum ex art. 138, comma 2, Cost. sotto i diversi profili della sottoposizione a un unico quesito di un complesso di modificazioni che incidono su parti diverse e istituti diversi della Costituzione, nonché sotto il profilo di una ipotizzata illegittimità della richiesta referendaria da parte di parlamentari fautori della riforma?
LE RISPOSTE DEI COSTITUZIONALISTI
Scarica le risposte dei costituzionalisti Gaetano Azzariti, Enzo Balboni, Raffaele Bifulco, Roberto Bin, Francesca Biondi, Giuditta Brunelli, Beniamino Caravita, Paolo Caretti, Stefano Ceccanti, Marcello Cecchetti, Pietro Ciarlo, Salvatore Curreri, M arilisa D’Amico, Filippo Donati, Tommaso Edoardo Frosini, Maria Cristina Grisolia, Tania Groppi, Enrico Grosso, Giovanni Guzzetta, Fulco Lanchester, Vincenzo Lippolis, Nicola Lupo, Andrea Morrone, Silvia Niccolai, Marco Olivetti, Andrea Pertici, Barbara Pezzini, Cesare Pinelli, Giusto Puccini, Emanuele Rossi, Antonio Ruggeri, Carmela Salazar, Giulio Salerno, Gino Scaccia, Sandro Staiano, Giovanni Tarli Barbieri, Diletta Tega, Giulio Vigevani alle dieci domande della rivista Quaderni costituzionali
L’ORIENTAMENTO PREVALENTE FAVOREVOLE ALLA RIFORMA
Gli interventi prevalentemente contrari alla riforma approvata dal Parlamento sono 10: Azzariti, Caretti, Grosso, Lanchester, Niccolai, Pertici, Pezzini, Ruggeri, Scaccia, Tarli.
Quelli prevalentemente favorevoli sono 23: Bin, Biondi, Brunelli, Caravita, Ceccanti, Cecchetti, Ciarlo, Curreri, D’amico, Donati, Frosini, Grisolia, Groppi, Guzzetta, Lippolis, Lupo, Morrone, Olivetti, Pinelli, Puccini, Salerno, Tega, Vigevani.
Quelli non facilmente collocabili come prevalentemente favorevoli o contrari sono 5 (le loro risposte sono comunque interessanti): Balboni, Bifulco, Rossi, Salazar, Staiano.
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