I MERITI ORIGINARI DI SC, IL CONTRIBUTO DECISIVO CHE ESSA HA DATO A QUANTO DI BUONO QUESTA LEGISLATURA HA PRODOTTO, E PERCHÉ CIONONOSTANTE HA AVUTO VITA COSÌ BREVE
Editoriale telegrafico per la Nwsl n. 401, 18 luglio 2016 – In argomento v. anche Il problema posto da Fassina, 11 febbraio 2015, e i miei articoli e interviste del periodo 2014-2015 di cui ivi si trova il link
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L’intuizione da cui Scelta Civica era nata, alla fine del 2012, era giusta: l’idea era quella di unire le forze politiche genuinamente impegnate sul fronte dell’integrazione dell’Italia nell’UE e delle riforme indispensabili per questo, quale che ne fosse la collocazione rispetto allo spartiacque tradizionale destra/sinistra. Senonché la vicenda successiva di SC ha mostrato che per costruire una forza politica non bastano le buone intuizioni. Non bastano neppure un programma serissimo e persone eccellenti che ci credono. Occorre prima di tutto un leader che del nuovo partito sappia impersonare gli ideali, il programma e lo stile, che sappia comunicarli a milioni di persone, che abbia la pazienza necessaria per il lavoro oscuro e faticosissimo del tessere la tela giorno per giorno e del ricucire gli strappi, che sappia sacrificare la propria professionalità di origine per acquisire al cento per cento quella del politico, con il suo know-how specifico, la sua sapienza tattica e una buona dose di spregiudicatezza. Mario Monti ha soddisfatto il primo requisito, non gli altri. È stato il primo a capirlo e a trarne le conseguenze; e senza di lui SC non poteva sopravvivere. Detto questo, non sono pentito di avere partecipato al primo biennio di questa esperienza politica: se non altro perché senza SC, nel febbraio 2013 gli elettori si sarebbero trovati a dover scegliere tra le forze dichiaratamente anti-UE (Lega, Grillo), l’asse Bersani-Vendola a sinistra e Berlusconi a destra: i dati di flusso dicono che il premio di maggioranza alla Camera lo avrebbe vinto Forza Italia e oggi avremmo probabilmente Silvio Berlusconi al Quirinale. Inoltre molte idee originariamente sostenute soltanto da SC hanno in larga misura fecondato questa legislatura. Debolissima sul piano del politics, SC si è rivelata molto forte su quello delle policies. L’inverso di quello che solitamente accade nel panorama politico italiano.
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