Avvertenza – Nessuna chiave di lettura può risolvere la complessità delle dinamiche attuali degli elettorati dei Paesi europei; ciascuna può, tuttavia, illuminarne un aspetto importante. Gli editoriali telegrafici di oggi propongono due chiavi di lettura, entrambe sicuramente parziali: una, quella del nuovo bipolarismo dominante pro-global/no-global; l’altra, quella dell’occhio nero all’establishment, “a prescindere”.
E SE PROVASSIMO A NON CHIAMARLI “POPULISTI”?
Vince la politica capace di affrontare apertamente i problemi che preoccupano di più gli elettori. I “pro-global” incomincino a mettere al centro dei loro programmi e discorsi – in positivo, ma con simpatia per gli angosciati – il tema che il fronte avverso sfrutta in negativo: la globalizzazione. Leggi il primo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 399.
“FACCIAMO UN OCCHIO NERO A CAMERON”
Le ragioni del picco assoluto di voti pro-Brexit a Sunderland, nella parte di Inghilterra che forse più di ogni altra ha beneficiato dell’appartenenza alla UE con l’insediamento dello stabilimento della Nissan: leggi il secondo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 399.
L’UNIVERSITÀ BRITANNICA IN LUTTO PER LA BREXIT
Il capo di uno dei più prestigiosi college inglesi esprime a colleghi e ricercatori, pur nella forma compassata che il ruolo gli impone, la propria costernazione per l’esito del referendum e l’impegno a ridurne il più possibile l’impatto sulla proiezione internazionale dell’attività dell’istituto: leggi la lettera ai colleghi di Edward Byrne, rettore del Kings College di Londra.
THE ITALIAN LABOR REFORM OF 2015 AND ITS PRECEDENTS
An explanation for foreign observers of the milestones and the meaning of the evolution of Italian legislation on employment and labor market, with special attention to the recent reform that goes under the name of Jobs Act: click here to download the slides of the report I presented wednesday at a workshop organized in Warsaw by the World Bank.
SIAMO SICURI CHE L’ASILO-NIDO FACCIA BENE AI BIMBI?
Una ricerca osserva un effetto negativo della sua frequentazione a 0-2 anni sul quoziente intellettivo delle bambine con famiglie più agiate: potrebbe essere che nei primi anni di vita le interazioni “uno a uno” con gli adulti siano essenziali per lo sviluppo cognitivo e che a quell’età le bambine siano più in grado di beneficiarne. Sono on line il testo completo in inglese e una sintesi in italiano dei risultati della ricerca di Margherita Fort, Andrea Ichino e Giulio Zanella, le slides della presentazione che ne è stata fatta a un convegno due settimane or sono e alcuni articoli pubblicati dal Corriere della Sera e da The Times, con una risposta degli Autori.
ANCORA A PROPOSITO DELLA “CASTA”, IN VISTA DELLA NWSL N. 400
Una frequentatrice del sito mi scrive: “Uno dei motivi che mi ha fatto promuovere verso amici e colleghi la Newsletter è contrastare l’idea, alimentata dalla disinformazione dei tempi attuali, che tutti i parlamentari siano impegnati soltanto con la presenza in aula o poco più”.
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