BREXIT – 1. FORSE NON VIENE TUTTA PER NUOCERE
Ogni eccesso di ansia, anche quello suscitato dalla globalizzazione, può e deve essere curato; la vicenda del Regno Unito può spingerci a farlo un po’ meglio di come l’abbiamo fatto finora: leggi il mio primo editoriale telegrafico di oggi. In argomento v. anche sul Corriere della Sera di giovedì l’editoriale in cui Dario Di Vico riprende il discorso di un mio editoriale telegrafico della settimana scorsa: I riformisti vecchi e nuovi alla prova dei perdenti della globalizzazione.
BREXIT – 2. E SE INVECE POI NON USCISSERO AFFATTO?
La strada per il recesso della Gran Bretagna dall’UE è ancora irta di ostacoli istituzionali; ma l’ostacolo maggiore potrebbe essere costituito dal ripensamento politico degli inglesi: cerchiamo di favorirlo in tutti i modi. Leggi il mio secondo editoriale telgrafico di oggi.
CETA, TISA E TTIP: I DEBOLISSIMI ARGOMENTI CONTRARI DEL M5S
I trattati di libero scambio possono produrre la chiusura delle aziende meno produttive, ma questa è sempre stata ampiamente compensata dall’aumento dell’occupazione nelle aziende più forti. La specializzazione produttiva internazionale fa bene non solo alle imprese, ma anche ai lavoratori. Leggi il mio commento alle tesi sostenute dalla eurodeputata M5S Tiziana Beghin.
PERCHÉ LE NOSTRE ELEZIONI COMUNALI DANNO UNA MANO AL “SÌ”
Qui parliamo del nostro referendum costituzionale di ottobre: l’esito del voto per i sindaci conferma che non c’è alcun rischio di involuzione autoritaria e mostra come, semmai, il ballottaggio sia indispensabile per dare al Paese un governo stabile, sorretto dal voto di una maggioranza: leggi il mio terzo editoriale telegrafico di oggi (in realtà, il primo in ordine di tempo).
CHE ACCADE SE INVECE NEL NOSTRO REFERENDUM VINCE IL NO?
Si torna al bicameralismo perfetto, però con un Senato eletto secondo un criterio rigorosamente proporzionale, quindi con un rischio gravissimo di ingovernabilità del Paese. Oltretutto in un contesto di grave crisi di tutti gli equilibri continentali e intercontinentali: e a quel punto l’Italia peserebbe molto meno nella determinazione dei nuovi equilibri, perché sarebbe molto meno credibile. Leggi il messaggio di un lettore, preoccupato per quanto è accaduto nelle elezioni torinesi, e la mia risposta.
IL LAVORO DELLA CASTA DAL VENERDÌ AL LUNEDÌ
Approssimandosi la nwsl n. 400, un lettore della prima ora mi scrive: “sei riuscito a costruire un formidabile, dinamico monumento di informazione, di analisi, di commento, di dibattito e, qualche volta, forse, persino di emozione, prezioso nella nostra e-biblioteca e imprescindibile come fonte storiografica”. Segue la mia risposta, sul senso dell’impegno della Nwsl settimanale, nell’era dell’antipolitica.
SIAE: APPROVATO L’ORDINE DEL GIORNO SULLA LIBERALIZZAZIONE
Il Governo si impegna “a individuare la migliore delle soluzioni per garantire il libero mercato dei servizi di tutela dei diritti d’autore, la loro efficienza e la maggiore solvibilità delle agenzie che li svolgono, alla luce del parere dell’Autorità Antitrust”: leggi il testo del documento, approvato oggi senza voti contrari e con due sole astensioni dalla Commissione 14ma del Senato, con l’approvazione del Sottosegretario Sandro Gozi. Ivi anche il comunicato-stampa del Gruppo dei senatori PD.
UNA LETTERA DALL’ERGASTOLO, E LA RISPOSTA
Nulla di quello che accade fuori del carcere deve sei detenuto ti è estraneo, perché la pena deve preparare il tuo ritorno a essere libero. Così come nulla di quello che accade dentro può essere estraneo a noi cittadini liberi, perché non c’è crimine meritevole del carcere che anche ciascuno di noi non possa, sciaguratamente, commettere. Leggi questo nuovo scambio “tra dentro e fuori”.