“ANCHE GLI IMPIEGATI OGGI MENO MOBILITATI, A CAUSA DI UNA FORMAZIONE DI STAMPO BUROCRATICO, FINIRANNO COLL’APPREZZARE LA SFIDA DI UN SERVIZIO MODERNO ED EFFICACE, QUANDO DALL’ALTO SAREMO MESSI NELLA CONDIZIONE DI OFFRIRE UN SERVIZIO INTENSIVO ED EFFICACE DI SUPPORTO ALLA RICOLLOCAZIONE”

Lettera pervenuta il 16 maggio 2016 – In argomento v. anche la lettera di un’altra addetta alla stessa funzione pubblica:  “I Centri per l’Impiego funzionano (come possono)”: ivi i link a ulteriori lettere e interventi di addetti e di osservatori esterni sullo stesso tema
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Egregio Senatore, sono un’operatrice di centro impiego e come tale oltre che come giovane appassionata di politica la ringrazio per l’impegno e la visione sul tema del lavoro e soprattutto delle politiche attive. Volevo portarle anche la mia testimonianza in merito all’urgenza indifferibile dell’applicazione della  riforma all’interno del centri impiego. Questo non solo per rispetto dei cittadini e lavoratori che ci pagano lo stipendio e che hanno diritto, pur non essendone consapevoli, ad un sistema serio e oggettivo di tutele nel mercato, in cui il soggetto pubblico e gratuito faccia fino in fondo la propria parte. Come operatori l’entusiasmo di chi crede nel nuovo sistema rischia di essere compromesso dalla dilatazione nel tempo della sua realizzazione pratica. Contestualmente son convinta che anche gli impiegati più restii, tali a causa di una certa formazione culturale e burocratica, potranno apprezzare anch’essi la sfida di far parte di uffici aventi uno scopo e una propria professionalità quando dall’alto saremo messi nell’inderogabile condizione di offrire un servizio intensivo ed efficace di supporto alla ricollocazione (assieme ai soggetti privati accreditati). Il prolungarsi del limbo rischia però di far crescere malumori, resistenze e stati d’animo poco utili all’applicazione della riforma. Quando i servizi per l’impiego si misureranno con la prospettiva di essere finalmente una cosa seria e utile all’utenza non potrà che crescere in tutti noi la soddisfazione professionale e il sentirci parte di in sistema capace di cambiare e riformare, e di offrire ai cittadini un ritorno di valore effettivo a fronte del costo che pagano per la nostra presenza nei territori. Avanti tutta, fino a toccare le periferie!
Con fiducia
Anna Guglielmi
Schio – Vicenza

Ringrazio sinceramente Anna Guglielmi per questa bella lettera: finché nei Centri per l’Impiego ci sono persone che la pensano in questo modo – e ce ne sono molte di più di quanto comunemente non si pensi – la scommessa del rilancio può essere vinta.    (p.i.)