UN “TRATTENIMENTO DELLA CORRISPONDENZA” DI TROPPO

SULLA BASE DI UNA REGOLA IN SÉ RAGIONEVOLE, MIRATA A IMPEDIRE CHE TRA I DETENUTI IN REGIME DI 41-BIS E L’ESTERNO POSSANO FILTRARE MESSAGGI DI QUALSIASI GENERE NON CONTROLLATI, SI IMPEDISCE ANCHE LA CONSEGNA AI DETENUTI STESSI DI UNA RIVISTA CHE HA COME UNICO SCOPO QUELLO DEL LORO RECUPERO ALLA VITA CIVILE

Decisione del Giudice di Sorveglianza presso il Tribunale di Novara 21 gennaio 2016, attuativa del regime di cui all’articolo 41-bis dell’ordinamento penitenziario – Segue una lettera di protesta di Carmelo Musumeci (detenuto che sta scontando la pena dell’ergastolo) – Sul regime di cui all’articolo 41-bis v. anche l’interrogazione presentata da nove senatori Pd il 27 gennaio 2016

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icona-dwl8 Scarica la decisione del Giudice di Sorveglianza di Novara 21 gennaio 2016

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LA LETTERA DI CARMELO MUSUMECI, ERGASTOLANO

Al Senatore Pietro Ichino da parte di un redattore di “Ristretti Orizzonti”

Senatore Ichino, spesso la società civile ci ignora forse perché i mass media non offrono notizie reali delle nostre condizioni, oppure perché per loro è più facile parlare del male che del bene. Per questo i detenuti volontari del carcere di Padova, che fanno parte della redazione di “Ristretti Orizzonti”, negli anni hanno creato uno spazio che condividono con il mondo libero. Da qui l’idea della sua fondatrice storica, Ornella Favero, di realizzare un giornale che ci consenta di fare evadere all’esterno i nostri pensieri, le nostre emozioni, le nostre capacità. Senatore Ichino, “Ristretti Orizzonti”, come ben Lei sa perché ci ha sempre sostenuto, fa informazione e dà voce a chi voce non ne ha, perché il carcere è luogo di isolamento statico e spersonalizzante. E il nostro giornale, a nostro parere, rappresenta uno strumento di comunicazione e confronto delle idee e crea uno spazio di movimento e libertà. Ci proponiamo di attivare un pensiero individuale e collettivo su tematiche di interesse comune, condividiamo riflessioni ed idee, tentiamo di stabilire un dialogo dall’interno e veicoliamo all’esterno pensieri, emozioni ed esperienze.
Senatore Ichino, tempo fa, anche per tentare di dare il nostro contributo a cambiare la cultura deviante che esiste in certe realtà carcerarie, come redazione (e non individualmente) abbiamo inviato la nostra rivista ad alcuni detenuti sottoposti al regime di tortura del 41 bis. E abbiamo saputo che le riviste sono state bloccate e non consegnate ai diretti interessati. Uno di questi compagni ha reclamato davanti al magistrato di Sorveglianza competente. E abbiamo avuto copia del rigetto del reclamo, che consente così alla Direzione dell’istituto il trattenimento della “pericolosa” e “sovversiva” rivista di “Ristretti Orizzonti” con questa motivazione: “considerato che il regolamento interno dell’istituto di Novara, reparto 41 bis, non consentiva (e non consente) la ricezione di riviste dall’esterno, se non sotto forma di abbonamento sottoscritto dalla Direzione dell’istituto di Novara”.
Senatore Ichino, se ho compreso bene, la Direzione del carcere dovrebbe abbonarsi a “Ristretti Orizzonti” e poi che accade? Come fa il detenuto a cui è indirizzata la rivista a poterla avere? E questo trattamento pare sia riservato solo alla nostra rivista e non agli altri giornali come il “Corriere della Sera” o la “Repubblica” o altri settimanali o mensili in libera vendita acquistabili tramite il sopravvitto. Nell’ordinanza scritta dal magistrato di Sorveglianza si legge che il motivo ufficiale è: “Tenuto conto delle oggettive difficoltà di controllo della corrispondenza da parte dell’Ufficio censura (già invero oltremodo gravato nel vaglio delle centinaia di lettere in arrivo e in partenza nei confronti della popolazione detenuta)”. Credo che limitare la comunicazione non è ammesso dalla Costituzione italiana e in tutti i casi fa sorridere amaramente (o piangere?) che i detenuti sottoposti al regime del carcere duro non possono ricevere a proprio nome la rivista “Ristretti Orizzonti” perché la Direzione del carcere ha eventuale “difficoltà di controllo della corrispondenza”.
Senatore Ichino, Le allego copia dell’ordinanza citata e come senatore della Repubblica italiana le chiedo un suo eventuale intervento, dal momento che è del tutto illogico sostenere che gli abbonamenti potranno essere sottoscritti direttamente dalla Direzione o dall’impresa di mantenimento, perché la Direzione nega qualunque abbonamento a riviste diverse da quelle indicate sul mod. 72 (cosiddetto sopravvitto).
Carmelo Musumeci
Carcere di Padova febbraio 2016

Anche di questo si discuterà quando il ministro della Giustizia verrà in Senato a rispondere all’interrogazione sugli eccessi dell’Amministrazione penitenziaria nell’applicazione del regime di cui all’articolo 41-bis dell’ordinamento penitenziario.     (p.i.)

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