SCIOPERO NEI SERVIZI PUBBLICI: UN’INIZIATIVA DEL PD E UNA DEL GOVERNO
Mentre nel PD è in corso di avanzata elaborazione un disegno di legge sullo sciopero virtuale (per mettere a fuoco il tema ripropongo un articolo in proposito pubblicato sul Corriere della Sera sei anni fa; il testo del progetto sarà disponibile sul sito entro pochi giorni), il ministro del Welfare Sacconi preannuncia un disegno di legge sullo sciopero nei servizi pubblici. La Cgil dice “no” all’iniziativa del Governo; Cisl, Uil e Ugl temperano il loro rifiuto in un “ni”; ma se l’una e le altre volessero impedire l’ingerenza del legislatore nel sistema di relazioni industriali, un modo efficacissimo lo avrebbero: v. il mio articolo pubblicato il 17 ottobre scorso sul Corriere della Sera.
IL NOBEL A PAUL KRUGMAN. LA COSCIENZA DI UN LIBERAL
Il grande economista statunitense ci avverte che è compito della buona politica dare vita alla classe media e farla crescere. V. una mia breve recensione del suo ultimo libro, The Conscience of a Liberal, in corso di pubblicazione nel n. 4/2008 della Rivista italiana di diritto del lavoro.
UN AGGIORNAMENTO DELLA CELEBRE FRASE DI D’AZEGLIO
“Fatti gli italiani (sebbene siano venuti così così), ora bisogna farne degli svedesi”: è il commento fulminante di un partecipante alla serata di dibattito politico sull’introduzione dei principi di trasparenza e valutazione nelle nostre amministrazioni pubbliche, svoltasi a Origgio lunedì scorso. Resta il fatto che le misure proposte dal ministro Sacconi sarebbero comunque attuabili già da tempo, senza necessità di una nuova legge, mediante il meccanismo di autoregolamentazione con convalida da parte della Commissione di Garanzia, previsto dalla legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali; e le confederazioni sindacali maggiori avrebbero fatto bene a negoziare quelle misure con le controparti imprenditoriali già da molto tempo: v. in proposito due miei articoli pubblicati sul Corriere della Sera otto anni fa.