N. 364 – 19 ottobre 2015

LE RAGIONI DELLA LEGGE DI STABILITÀ
Dialogo immaginario tra due esponenti di vertice del Partito Democratico sulla logica politica che sottende il disegno di legge finanziaria 2016 presentato in questi giorni dal Governo al Parlamento.

LA POLEMICA FASULLA SUI PARLAMENTARI “NOMINATI”
Piaccia o non piaccia, dovunque non sia prevista l’espressione di preferenze da parte dell’elettore, cioè nella quasi totalità dei sistemi elettorali, l’eletto è un “nominato”, poiché la sua candidatura è decisa dal partito; ma questo nulla toglie al carattere genuinamente democratico della sua elezione. Leggi il mio editoriale telegrafico di oggi.

LO SCIOPERO MENSILE DEL VENERDÌ NEI TRASPORTI PUBBLICI LOCALI
Il fenomeno, di cui siamo spettatori ormai da decenni, ha pochissimo a che vedere con la nozione di sciopero a cui facevano riferimenti i legislatori costituenti. Per altro verso, non si difendono i diritti dei lavoratori se non se ne combatte con rigore l’abuso. In argomento leggi la risposta a una lettrice contraria al mio disegno di legge n. 2006/2015 su questa materia.

I PRIMI PASSI DELLA RIFORMA DEL LAVORO
I primi dati occupazionali sui quali può avere davvero influito il Jobs Act e i contenuti più rilevanti degli otto decreti attuativi: sono disponibili on line le slides della relazione che svolgerò questa mattina al seminario promosso a Milano da British Chamber of Commerce Italy e GiGroup, cui partecipa come relatore anche il vice-ministro dell’Economia Enrico Morando.

L’IMPATTO DEL JOBS ACT SUL MONDO DEL GIORNALISMO
Nel settore editoriale, nel quale il regime di apartheid tra insider e outsider si è manifestato nel modo più macroscopico, la riforma del lavoro è destinata a incidere più che in altri: leggi la mia intervista in corso di pubblicazione sul mensile Prima Comunicazione.  

LA RIFORMA COSTITUZIONALE IN SINTESI
In una scheda predisposta dal Gruppo dei senatori Pd la rappresentazione grafica dei contenuti del disegno di legge approvato dal Senato in terza lettura.

UNA DONNA LIBERA: RICORDO DI LUISA RIVA SANSEVERINO
Una figura che ha impersonato il diritto del lavoro italiano nel secolo xx, impartendo una lezione preziosa di indipendenza e non faziosità, sia sul terreno politico sia su quello accademico: leggi l’intervento che le ho dedicato sabato, nel trentesimo dalla sua morte, come suo ultimo allievo (il primo fu Giuseppe Pera) nel corso delle Conversazioni di S.Cerbone promosse, come ogni anno, dalla Fondazione Giuseppe Pera.

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