N. 352 – 6 giugno 2015

NON SI PUÒ FARE I KEYNESIANI CON I SOLDI DEGLI ALTRI
L’aut aut del referendum ellenico aiuta a chiarire anche i termini della questione fondamentale della politica nostrana: non è sensato approvare e rivendicare le politiche espansive della BCE, e insieme rifiutare l’aumento dell’età pensionabile e la riduzione della spesa pubblica. Leggi il mio primo editoriale telegrafico di oggi.

IN GRECIA IERI LA SCELTA NON È STATA FRA DESTRA E SINISTRA
Abbandonare il percorso di integrazione nell’Unione Europea non può essere considerato un obiettivo “progressista”, e neppure una scelta di sostegno alla parte più povera del Paese: leggi il mio secondo editoriale telegrafico di oggi.

PERCHÉ NON È BENE VIETARE L’APERTURA DEI NEGOZI DI NOTTE
L’ampliamento degli orari di apertura porta molti più benefici che costi, anche e soprattutto sul versante del mercato del lavoro: il sindacato non dovrebbe impedirlo, ma negoziare le maggiorazioni retributive del lavoro notturno e festivo, e la sua volontarietà. Leggi la mia intervista al Corriere Fiorentino di venerdì.

È ANCORA PRESTO PER MISURARE GLI EFFETTI DEL JOBS ACT
I primi indizi, desumibili dai dati del ministero del Lavoro e dell’Istat, sono fortemente positivi; ma prima di poter affermare l’esistenza di un nesso causale tra una nuova norma e una variazione nei flussi delle assunzioni occorre l’analisi dei dati disaggregati relativi a diversi mesi; del resto una parte della riforma deve ancora entrare in vigore. Leggi la mia intervista a Luccaindiretta, a margine del convegno della Fondazione Pera del 26 giugno sugli effetti economici e giuridici della riforma.     

REDDITO MINIMO: QUATTRO PROGETTI A CONFRONTO
Dal progetto del M5S a quello della Regione Lombardia, dalla proposta del presidente dell’Inps Tito Boeri di un sostegno per gli ultracinquantenni disoccupati alla proposta cui sto lavorando, di una misura universale fortemente mirata al reinserimento al lavoro del percipiente e  alla scolarizzazione dei figli: scarica il documento di lavoro del gruppo Tortuga del Circolo Pd Econdem Milano Europea.

ANTICIPO DELLA PENSIONE: UNA PROPOSTA INTERESSANTE
Perché non facilitare l’erogazione da parte di banche o poste di anticipi a persone vicine alla pensione, entro misure predeterminate, coperta da una garanzia del credito da parte dell’Inps sulla base dei contributi versati? Leggi la proposta di un lettore, che mi sembra meriti di essere esaminata attentamente.

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