N. 344 – 11 maggio 2015

LEZIONE DI INGLESE
Che cosa i Bersani, i Brunetta, i Grillo, i Salvini (e anche la nostra Corte costituzionale) dovrebbero imparare dalle elezioni britanniche: leggi il mio editoriale telegrafico di oggi.

SÌ, ANCHE MOLTI LIBERAL-DEMOCRATICI SI ISCRISSERO AL PCI
Di solito, i post più letti sono quelli più brevi. La settimana scorsa, invece, di gran lunga la più gettonata è stata la mia lunga intervista a Linkiesta, a cura di Francesco Cancellato e Marcello Esposito, sull’impegno politico controcorrente nel Pci e nella Cgil degli anni ’70 e ’80, poi nel Pd di Veltroni e in Scelta Civica con Monti. In proposito ho ricevuto numerosi messaggi: molti lettori hanno manifestato incredulità o perplessità circa la compatibilità di un pensiero liberale con l’appartenenza al Pci negli anni ’70 e ’80. Mi scuso con loro di non riuscire a rispondere subito: appena ne avrò il tempo lo farò con un articolo meditato, per il quale raccoglierò anche l’opinione di alcuni protagonisti illustri di quella stagione politica.

IL MERCATO DEL LAVORO ITALIANO PRIMA E DOPO IL JOBS ACT
La riforma del lavoro affrontata secondo un approccio di law & economics in uno studio che ne mette a fuoco molto lucidamente la logica interna, i veri obiettivi, gli effetti possibili e quelli che da essa non ci si deve attendere: leggi il bel saggio di Giorgio Rodano (professore di macro-economia all’Università “La Sapienza” di Roma), contenente anche molte informazioni utili sulla storia della disciplina dei licenziamenti in Italia dal dopoguerra allo Statuto dei Lavoratori.

LA GERMANIA SI INTERROGA SU SCIOPERO E DEMOCRAZIA SINDACALE
Mentre uno sciopero dei ferrovieri proclamato da un sindacato minoritario blocca il Paese, i media tedeschi considerano con interesse l’esperienza applicativa della legge italiana in materia di sciopero nei servizi pubblici del 1990: leggi la mia intervista alla Frankfurter Allgemeine Zeitung (in versione italiana).

PENSIONI: CHIARA SARACENO CRITICA LA SENTENZA AMMAZZA-BILANCI
“Non riesco a immaginare in che modo si potrà ‘restituire il maltolto ai pensionati’ – come dicono sia i sindacati sia Salvini – prescindendo dal livello della loro pensione, senza tagliare ulteriormente pezzi dello stato sociale italiano già in grave sofferenza”: leggi l’editoriale di Chiara Saraceno su la Repubblica dell’8 maggio.

PIÙ AUTONOMIA NELLA SCUOLA (ALMENO COME NELLA SANITÀ)
Per un verso, gestire in modo burocratico un’organizzazione con quasi un milione di dipendenti non può dare buoni risultati; per altro verso, una marcata autonomia di ciascun istituto scolastico, con piena responsabilizzazione riguardo al rispetto di linee guida essenziali  e ai risultati, consentirebbe anche una maggiore libertà di valutazione e di scelta per le famiglie. Leggi l’editoriale di martedì di Andrea Ichino sul Corriere della Sera.

L’INTEGRAZIONE PUBBLICO/PRIVATO NEI SERVIZI PER L’IMPIEGO USA
Oltre Atlantico lo schema del contratto di ricollocazione è in funzione da quasi un ventennio: lo one stop center pubblico assegna alla persona interessata il voucher, spendibile come corrispettivo per il servizio di assistenza nel percorso per la ricollocazione presso una delle agenzie specializzate accreditate: è on line la scheda redatta da Ilaria De Virgiliis.

L’UNIONE EUROPEA TRA GRECIA E INGHILTERRA
Questa sera il Circolo EconDem Milano Europea promuove una tavola rotonda aperta al pubblico con la partecipazione degli economisti Angelo Baglioni, Rony Hamaui, Giacomo Vaciago e mia sul tema attualissimo del futuro dell’Unione Europea dopo le elezioni britanniche e gli ultimi sviluppi della crisi greca (a Milano, nella sala del Centro culturale La cordata, via S. Vittore 49).

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