QUANDO I FATTI VANNO IN DIREZIONE OPPOSTA ALLE PAROLE

BRUNETTA DICHIARA DI VOLER COMMISURARE LE RETRIBUZIONI PUBBLICHE A QUANTITA’ E QUALITA’ DEL LAVORO, MA INTANTO TAGLIA I PREMI INCENTIVANTI

 Scarica la risposta del Ministro Renato Brunetta, pervenuta – a sette mesi di distanza – il 4 maggio 2009, e che sostanzialemnte conferma la fondatezza dell’interrogazione a risposta scritta presentata alla Presidenza del Senato il 30 settembre 2008

INTERROGAZIONE n° 4-00586
al Ministro per la Funzione pubblica e l’Innovazione tecnologica
presentata il 30 settembre 2008 dai senatori Pietro ICHINO e Paolo NEROZZI

 Considerato che

   ‑ negli ultimi mesi il Ministro stesso ha ripetutamente enunciato con vigore il proprio intendimento di attivare nelle amministrazioni pubbliche un sistema retributivo capace di commisurare significativamente le retribuzioni alla quantità e qualità del lavoro svolto dai singoli uffici e dai singoli dipendenti;

   ‑ in sconcertante contrasto con tale intendimento, l’articolo 67 del d.-l. n. 112/2008, come modificato dalla legge di conversione n. 133/2008, ha drasticamente ridotto gli incentivi speciali destinati ai dipendenti dell’Inps e delle Agenzie delle Entrate: si tratta di incentivi legati alla produzione e in particolare a obiettivi via via sempre più avanzati e impegnativi, finanziati mediante un fondo alimentato in riferimento al recupero dell’evasione contributiva per l’Inps, al recupero dell’evasione fiscale per le Agenzie delle Entrate;

   ‑ ancora in contrasto con l’intendimento enunciato dal Ministro, l’articolo 61-bis, comma 8°, del citato d.-l. n. 112/2008, come modificato dalla legge di conversione n. 133/2008, ha ridotto drasticamente l’incentivo per l’attività di progettazione e direzione lavori dal già assai ridotto valore del 2% lordo allo 0,50%, col risultato di scoraggiare la disponibilità per tali attività dei dipendenti pubblici con professionalità elevate, costringendo le amministrazioni a fare ricorso ad assai più costose collaborazioni di liberi professionisti esterni; 

   si chiede al Ministro come si spieghi la contraddizione tra gli intendimenti enunciati e le misure adottate; si chiede inoltre se egli non ritenga, viceversa, necessario intervenire per ripristinare e semmai potenziare le suddette forme di retribuzione incentivante.

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