N. 25 – 22 settembre 2008

ALITALIA: L’APPLAUSO DI FIUMICINO SCUOTE IL PAESELa soluzione messa in piedi dal Governo per la crisi Alitalia ha molti gravi difetti e limiti. Ciò non toglie che l’applauso di piloti e hostess, giovedì scorso a Fiumicino, alla notizia della rottura della trattativa con la Cai e del prossimo fallimento della loro datrice di lavoro Alitalia, abbia evidenziato sui teleschermi di tutta Italia uno dei grandi nodi di un diritto del lavoro che funziona a rovescio: ne parlo nell’articolo pubblicato sul Corriere della Sera ieri, 21 settembre.

I PRODROMI DI QUELL’APPLAUSO: in un mio articolo pubblicato sul Corriere della Sera quattro anni or sono (agosto 2004) proponevo una riflessione sulle responsabilità del management e del sindacato nella crisi di Alitalia; in un altro mio articolo pubblicato ancora sul Corriere l’anno successivo (agosto 2005) parlavo di alcune precise e gravi responsabilità politiche del Centro-destra nella degenerazione dei rapporti sindacali presso la nostra Compagnia di bandiera. Ripropongo entrambi gli articoli ai lettori, ma anche ai nostri politici dalla memoria corta.

QUANDO I LAVORATORI NON SANNO SCEGLIERSI L’IMPRENDITORE MIGLIORE Nella stessa vicenda di Alitalia vengono al pettine almeno altri due nodi irrisolti del nostro sistema di relazioni industriali. Si è resa evidente, in primo luogo, l’incapacità dei nostri sindacati di operare come “intelligenza collettiva” dei lavoratori nella valutazione della situazione aziendale reale, dei piani industriali disponibili, dell’affidabilità di chi li propone; e nella scelta dell’imprenditore migliore tra quelli che i lavoratori stessi possono “ingaggiare” per valorizzare meglio il proprio lavoro (ricordate? “Hire your best employer!” !): a questo tema è prevalentemente dedicata l’ intervista a cura di Francesco Specchia pubblicata da Libero ieri, 21 settembre.

Ed è ancora la drammatica crisi di Alitalia a farci toccare con mano il prezzo enorme che paghiamo per il ritardo della riforma della rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro, attesa ormai da sessant’anni. A proposito , non doveva essere proprio questo uno dei temi più importanti del negoziato fra Confindustria e sindacati? Perché è sparito dall’agenda? (leggi in proposito l’intervista a cura di Lina Palmerini pubblicata dal Sole 24 Ore il 18 settembre).

L’ASSISTENZA AI DISABILI NON AUTOSUFFICIENTI: una questione drammaticamente urgente per centinaia di migliaia di famiglie italiane, che viene sistematicamente posposta a istanze di protezione assai meno urgenti e giustificate: leggi la lettera di un elettore del Centro-destra e la mia risposta.

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