LA MIA RISPOSTA SU DI UNO SNODO CRUCIALE DELLA RIFORMA DEL LAVORO TRASFORMATA NEL SUO ESATTO CONTRARIO IN UNA INTERVISTA, SENZA IMMEDIATA RETTIFICA

Denuncia pubblica di una grave scorrettezza giornalistica, 24 febbraio 2014 – Il giorno dopo la rettifica è stata finalmente pubblicata.

Sabato 21 febbraio Andrea di Stefano, giornalista del Gruppo l’Espresso, mi chiede un’intervista sulla riforma del lavoro, che volentieri  faccio con lui per i 19 quotidiani locali editi dal Gruppo. Alla domanda
“È stata poi disposta l’esclusione del settore pubblico dal campo di applicazione del nuovo regime che lei aveva invece sempre sostenuto, come sostenuto dal ministro Poletti?” rispondo: “La norma che disponeva questa esclusione, soppressa nel testo del 24 dicembre, non è stata reinserita nel decreto. Credo che questo sia bene; anche se poi nel settore pubblico occorrono norme di governance interna delle amministrazioni che assicurino l’esercizio delle prerogative manageriali e la sua correttezza”.
Senonché l’intervista viene pubblicata il giorno dopo con  un drastico taglio sia nel testo della domanda, sia in quello della risposta. Alla frase del giornalista: È stata poi disposta l’esclusione del settore pubblico dal nuovo regime”  viene fatta seguire questa mia risposta: “Credo che questo sia un bene”.

Di fronte a questo rovesciamento del senso della mia risposta, il giorno dopo scrivo immediatamente all’autore dell’intervista: “Nella mia intervista avete malamente stravolto la mia risposta sull’applicazione del Jobs Act nel settore pubblico, facendomi dire il contrario di quel che ho detto e scritto in proposito. Esigo che su tutti i quotidiani sui quali l’intervista è uscita venga pubblicata la rettifica, con la debita evidenza.”

Né lunedì 23 febbraio, né oggi martedì 24, la rettifica è stata pubblicata neppure da uno solo dei 19 quotidiani locali del Gruppo l’Espresso che domenica avevano pubblicato l’intervista.

A seguito della mia minaccia di denunciare la cosa all’Ordine dei Giornalisti, solo questa sera (martedì 24 febbraio) mi viene comunicato che la rettifica uscirà domani. Spero che sia vero; ma questo comportamento è comunque di una scorrettezza inaudita.

 La rettifica pubblicata (soltanto) il 25 febbraio

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